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ALESSANDRIA. Carceri: catturato evaso Alessandria, evitata fuga all'estero

ALESSANDRIA. Carceri: catturato evaso Alessandria, evitata fuga all'estero
Era nascosto in uno stabile abbandonato del campo nomadi di via Bonfadi, uno dei più grandi e pericolosi di Milano Besnic Mirra, l'albanese di 35 anni rintracciato dalla squadra mobile di Alessandria dopo l'evasione dal carcere San Michele dello scorso 17 marzo. L'arresto ieri pomeriggio "grazie ad una articolata attività di indagine" e al "monitoraggio dei fiancheggiatori del catturando". E' quando emerso nel corso della conferenza stampa svoltasi presso la questura di Alessandria per fare il punto sull'operazione svolta in collaborazione con i colleghi di Milano. L'arresto poche ore prima che l'evaso tentasse la fuga all'estero grazie alla complicità di alcuni connazionali. "Si tratta di un'operazione particolarmente significativa per la tempestività che l'ha caratterizzata - sottolineano il questore Andrea Valentino e il dirigente della Mobile Marco Poggi - Molte, infatti, erano le difficoltà da superare, cominciando dall'abilità dell'evaso, scaltro e accorto, di mantenere contatti sotto traccia, servendosi spesso di telefoni e schede sempre diversi, forniti in gran parte da connazionali e nomadi". Ammesso ai lavori esterni al carcere, ad Alessandria Besnic stava scontando una condanna per rapina a 14 anni e sei mesi di reclusione, con fine pena nel 2024. L'uomo era già evaso nel gennaio 2003 dalla casa Circondariale di Macerata. Anche in quella circostanza era stato localizzato a Milano, dove per questo motivo si sono concentrate le ricerche della squadra mobile di Alessandria. Condannato perché accusato di far parte di una 'batteria' di albanesi responsabile di rapine e furti in tutto il Nord Italia, una parte della refurtiva di quei colpi sarebbe andata proprio ai nomadi da cui Besnic ha trovato rifugio. "La risposta da parte della polizia è stata efficacia, a garanzia di una sempre maggiore sicurezza per i cittadini", concludono il questore Andrea Valentino e il dirigente della squadra mobile di Alessandria, Marco Poggi.
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