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AGLIE'. Aggressione davanti a Il Nazionale. In quattro alla sbarra

AGLIE'. Aggressione davanti a Il Nazionale. In quattro alla sbarra

tribunale

Avrebbero malmenato un dipendente Asa per il diniego di quest'ultimo a svuotare la campana dei rifiuti. Per questo fatto, risalente al 31 marzo 2010, si trovano imputati, presso il Tribunale di Ivrea, i titolari del bar "Il Nazionale" di Agliè, Franco Priolo ed il figlio Riccardo Priolo, ed altre due persone, Andrei Secureanu e Vittorio Barberis, tutti residenti in paese e difesi dall'avvocato Manuel Peretti. Sono accusati dei reati di lesioni, minacce e ingiurie ai danni dell'operatore Federico Laino. Quel giorno il ragazzo, secondo la ricostruzione dei fatti, doveva caricare il vetro delle campane davanti al bar ma si sarebbe rifiutato. A quel punto sarebbe intervenuro Franco Priolo, minacciandolo con queste parole: "se non porti via il vetro ti metto la testa nel bidone".

Lunedì mattina, di fronte al giudice Claudia Colangelo, è emerso un dato a favore della difesa: Laino, che si è costituito parte civile con l’avvocato Tonso con l'obiettivo di richiedere un risarcimento danni, ha ammesso in udienza, durante il controesame dell'avvocato Peretti, di essere campione di Muay Thai, ovvero combattimento Tailandese simile al kick boxing. Secondo la difesa degli imputati Laino, invece di lasciar perdere ed andarsene, avrebbe colto l’occasione per fare un bell’allenamento fuori programma, mandando al tappeto i suoi quattro aggressori. "La cosa singolare – sottolinea il legale Peretti - è che a denunciare sia stato proprio lui, otto giorni dopo l’aggressione". A ciò si aggiunge la differenza di età e la conseguente energia fisica: Franco Priolo, infatti, ha ormai sessant'anni, parecchi di più rispetto alla sedicente persona offesa. Altri due testimoni oculari, il signor Sclavoe e la signora Noè, hanno riferito, di fronte al Pm, di non aver visto nulla.

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