Cari amici, l’invito ad inviare contributi per un “25 Aprile alternativo” e virtuale ha ricevuto adesioni oltre ogni più rosea aspettativa. Magari qualcuno avrà brontolato per le tante e-mail ricevute, ma non potevamo tralasciare nessuno: ricordi di famiglia, riflessioni, video musicali, immagini… Li abbiamo pubblicati a ritmo serrato, con il solo freno dei limiti giornalieri di Google g.mail. Quasi 500 indirizzi nella mailing-list riservata della nostra Anpi erano infatti troppi per poterli evadere tutti insieme. Così, diluendo le spedizioni in ordine di arrivo, siamo giunti al 25 Aprile, ed ora continueremo questa bellissima, gratificante “maratona” sino ad esaurimento dei contributi. Settimane entusiasmanti perché, in modo diverso dalle consuete Cerimonie, la Festa virtuale di quest’anno ha registrato un afflato corale che rischiava di perdersi nella consuetudine. Sui social abbiamo visto e sentito centinaia di “Bella ciao”, bandiere, balli, da casa a casa, da un balcone all’altro. Forse il forzato isolamento ha concesso più tempo per riflettere e renderci conto che i sacrifici sono la premessa per ogni conquista: da quelli dei nostri Partigiani per la libertà a quelli di oggi per la salute. Ci preoccupano, invece, tutte le manovre più o meno sotterranee dei partiti per “posizionarsi” in vista di cambi di governo, invece di pensare seriamente a cambiamenti di marcia, di prospettive, di progetti per un futuro (molto prossimo) migliore. Tutti gli intrallazzi, le truffe, le ruberie che stanno cominciando ad emergere (e la Magistratura ne avrà di lavoro) approfittando della pandemia non depongono a favore. Preoccupa anche l’invadenza delle mafie che approfittando della crisi sono pronte a sostituirsi allo Stato con soldi “cash” alle imprese in difficoltà. Altro fenomeno che sta emergendo è il fiorire delle più fantasiose ipotesi sul coronavirus: dai “cinesi ai comunisti agli alieni” che ci vogliono eliminare, ai negazionisti per i quali il triste spettacolo della bare a Bergamo sarebbe solo una “sceneggiata” ordita da chi (?) ci vorrebbe spaventati per trasformarci in pecore e dominarci, al proliferare di haters che sfogano i peggiori istinti. La storia insegna che nei momenti di crisi sorgono movimenti “millenaristici” animati da fede in età future, che finiscono per diventare totalitarismi. Anche la pandemia attuale ha fatto emergere le più fantasiose teorie, per non parlare delle allucinanti parole di molti “grandi” della terra, a cominciare da trump. Rischi di razzismo, nazionalismo, sovranismo sono reali, e occorrerà vigilare. Ciò detto, torniamo però al soffio di aria fresca, di speranza ed entusiasmo che ha caratterizzato questi giorni. Manteniamoli in noi, rafforziamo i sentimenti che ci hanno ispirato in questo 25 Aprile. Buona Festa della Liberazione, dunque, sempre!
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