Essere antifascisti significa amare la Libertà, la Giustizia, la Democrazia, la Pace. Significa essere solidali con chi soffre… in una parola: amare e rispettare la Costituzione nata dalla Resistenza.
Alle scritte di odio di vecchi e nuovi fascisti noi rispondiamo con fermezza e serenità. Non saranno loro a strapparci le conquiste ottenute con l’impegno e la vita dei nostri Martiri.
Ed è così che, di fronte all’odio, alle scritte insensate, alle idee razziste e xenofobe, oggi abbiamo onorato ancora una volta Ferruccio Nazionale con una corona d’alloro, proprio in occasione dei 76 anni dal barbaro scempio che di Lui fecero i “coraggiosi” militi repubblichini della X mas. Vigliacchi che si disperdevano al primo fuoco partigiano, mentre si accanivano sui prigionieri inermi.
Oggi il totem che ricorda la vicenda di Ferruccio è stato ornato da una corona e dai pensieri riconoscenti di chi era presente in modo estemporaneo, ma con tutte le regole di sicurezza anti-covid. Un pensiero germogliato ieri ed attuato oggi senza avere il tempo di diffonderlo. Altri però seguiranno.
Sappiano, i vecchi e nuovi fascisti, che d’ora in avanti risponderemo così, con un fiore, un pensiero, una carezza sulle tante targhe che ricordano, ad Ivrea, i Partigiani caduti.
“Bella ciao”, è questo il fiore del Partigiano.
Mario Beiletti, per tutti i presenti