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Il Maestro dell’iperrealismo Francesco Capello in mostra

Domenica 30 novembre l’inaugurazione

CHIVASSO

Il Maestro Francesco Capello

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A Chivasso il mondo dell’arte “bussa” forte, e stavolta lo fa attraverso Francesco Capello, un nome che evoca una carriera internazionale luminosa e che nell’iperrealismo ha costruito una reputazione solida.

È lui il protagonista del nuovo appuntamento di “Percorsi”, l’iniziativa culturale promossa da Prisma Laboratorio Artistico, che prosegue il suo cammino con la mostra di un artista che ha attraversato mezzo mondo restando fedele alla sua idea di pittura.

L’inaugurazione è fissata per domenica 30 novembre, alle 16, nella cornice raccolta della Caffetteria Il Cedro di Laura De Marco, in via Torino 39, nel cortile della Quintana del Cedro.

La opere resteranno esposte fino al 30 gennaio, e sarà possibile ammirarle durante gli orari di apertura del locale.

In occasione del vernissage saranno in mostra anche i libri realizzati a mano da Carlo Cena, aventi in copertina alcune opere di Capello: un piccolo dialogo tra forme d’arte diverse, che aggiunge quel tocco in più all’evento.

Da Prisma arriva un ringraziamento sincero all’artista: “Siamo grati al Maestro Capello per aver accettato di esporre con noi, e per noi. Il suo è un curriculum di altissimo livello, e non era scontato che accettasse. È la dimostrazione che chi è davvero “grande” lo dimostra anche con la capacità di essere disponibile e alla mano, partecipando a eventi più piccoli rispetto a quelli a cui è abituato”. Parole, queste, che restituiscono il senso di una collaborazione nata con semplicità, senza cerimonie.

Il percorso di Capello parla da sé. E’ nato a Chivasso nel 1944 e dopo la maturità al Liceo Artistico ha frequentato l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, dove si è diplomato conseguendo il premio riservato ai migliori allievi.

Ha insegnato Discipline Pittoriche al Liceo Artistico “Martini” di Savona e al “Primo” di Torino.

Da sempre si è interessato alla pittura di immagine, dopo varie esplorazioni nel campo figurativo, e nei primi anni ‘70 ha radicalizzato la tecnica realistica rendendo penetrante il suo discorso attraverso soggetti che evidenziano il mondo legato alla società contemporanea. In quel decennio ha approfondito la sua ricerca, inconsciamente molto vicina all’iperrealismo americano.

La prima mostra personale è nel 1967 alla Galleria Civica Palazzo Centori di Vercelli, a cui sono seguite numerose mostre personali e collettive che lo hanno fatto conoscere in Italia e all’estero. Dopo una serie di prestigiose mostre negli Stati Uniti ed in Europa, nel 1999 gli viene dedicata una personale nella Sala delle Colonne al Castello del Valentino di Torino.

Nel 2002 ha esposto a Monaco, nel prestigioso Metropole Palace, ad una mostra organizzata dal Rotary Club e sotto l’alto patronato del Principe Ereditario Alberto di Monaco.

Nello stesso anno un’opera di Capello è stata selezionata per il progetto "Luci d’Artista, ManifesTO", rassegna ideata dalla città di Torino.

Nel 2004 la città di Chivasso gli ha dedicato una mostra antologica a Palazzo Einaudi, presentata e presenziata dal critico d’arte Vittorio Sgarbi

Negli anni successivi, oltre ad esporre in prestigiose gallerie italiane, tra cui la Galleria Marieschi di Milano e la Galleria 44 di Torino, ha lavorato negli Stati Uniti collaborando con  la Gallery Biba di Palm Beach, che lo ha presentato nel 2009 e negli anni successivi alla fiera “Art Fire Palm Beach 3” e “Scope Basel” di Miami.  Ha anche esposto alla Bernarducci Meisel Gallery di New York, che lo ha presentato alla mostra collettiva “Summer sweet 2010”.

Sue opere sono in esposizione permanente al MEAM di Barcellona, al Museo d'Arte della Famiglia Copelouzos di Atene, al M.A.C.I.S.T. di Biella, alla Biblioteca Civica “A. Arduino” di Moncalieri e alla Pinacoteca Civica di Chivasso.

Dopo la mostra “L’arte e il mito”, presentata nel febbraio 2017 al Museo Ferrari di Maranello (Modena), una sua opera si trova lì in esposizione permanente.

Negli ultimi tempi, oltre ad aver partecipato a prestigiose mostre pubbliche in Italia, Spagna e in altri paesi europei ed americani, ha lavorato quasi esclusivamente su commissione sia in Italia che all'estero.

Visitare la mostra sarà più di una semplice tappa culturale, sarà un’occasione per ritrovare lo sguardo preciso e silenzioso di un artista che ha dato, e dà, lustro all’iperrealismo. Quello vero, dove la capacità pittorica raggiunge livelli fotografici nell’imprimere le immagini su tela.

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