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SETTIMO TORINESE
06 Febbraio 2024 - 15:39
Dettagli evento
Data di inizio 07.02.2024 - 21:00
Data di fine 07.02.2024 - 22:30
Località
Tipologia
Prezzo 0,00 €
La storia di Paolo, un giovane soldato degli Alpini e sopravvissuto miracolosamente alla campagna di Russia, quel folle tentativo di invasione da parte dell’Italia, sarà riproposto al teatro Garybaldi nella serata di mercoledì 7 febbraio, alle 21, dopo essere stato presentato alle scuole settimesi, prima alla media “Nicoli” e successivamente agli studenti del Galileo Ferraris. Gli attori, Renato Cavallero e Giuseppe Caradonna, mettono in scena un testo ispirato alla storia vera di questo soldato piemontese con la regia di Massimiliano Giacometti. Ingresso Gratuito.
A distanza di un anno dal suo debutto, “Nove Giorni” ha raccolto consensi e premi nazionali: fra tutti, spiccano quelli conquistati a Pesaro, “Capitale Italiana della Cultura 2024”, con il premio “L’Arlecchino” per il miglior spettacolo, premio “Antonio Conti” per la miglior regia, premio “Alcibiade Della Chiara” per la migliore scenografia, premio “Renato Pompei” per il miglior commento musicale. Uno spettacolo suggestivo che racconta le assurdità della guerra e la voglia di vivere di un uomo che è riuscito a tornare a casa da una missione disperata.
Con Renato Cavallero e Giuseppe Caradonna
Testo e regia Massimiliano Giacometti
Costumi Roberta Vacchetta
Disegno luci Nicola Rosboch
Scene Bruno Pantano
Commento musicale Stefania De Biasi
Assistente regia Sirio Alessio Giuliani
teatrovillaggioindipendente
…sono quelle storie di uomini semplici, uomini che se non li conosci non ti accorgi nemmeno che ci sono, perché stanno in disparte, timidamente in disparte… poi un giorno capita, per caso, si commenta un fatto storico della nostra Italia e ti raccontano un fatto avvenuto tanti anni fa, lontano nel tempo e allora, ti accorgi che hanno un passato importante e intenso. E chiedi: “ma davvero sei stato in Russia durante la guerra?” Allora senti una frase che non ti aspetteresti mai…
– mi ricordo tutto dal primo giorno che sono partito da casa fino a quando ci sono tornato…
Ci si ferma e non si può fare altro che ascoltare per ore…
Questo spettacolo è la storia di Paolo, un giovane che il 25 luglio 1942 parte per la guerra in Russia, suo malgrado. È la storia di Paolo, a cui viene rubata la giovinezza. Un ragazzo come tanti che avrebbe voluto sognare ciò che i giovani da sempre sognano: innamorarsi, divertirsi ed essere libero. Ma in quegli anni imperavano la dittatura e un conflitto mondiale. Paolo non ne ha parlato per tantissimi anni, ha tenuto dentro di sé ciò che aveva vissuto. Poi un bel giorno scrive e racconta.
Forse doveva solo liberarsene, o forse ha pensato che noi potevamo farne qualcosa: imparare che tutte le guerre sono inutili.
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