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Officine del Terzo Settore
03 Aprile 2024 - 19:54
Dettagli evento
Data di inizio 11.05.2024 - 14:00
Data di fine 11.05.2024 - 23:00
Località
Tipologia
In una società che avanza rapidamente verso l'innovazione tecnologica e il progresso economico, spesso ci dimentichiamo del valore intrinseco del territorio e delle risorse naturali che ci circondano. Il prossimo 11 maggio a Ivrea, un evento significativo mira a riportare l'attenzione su queste tematiche essenziali.
"Terre di Comunità – L'Uso Sociale del Territorio" è più di un semplice incontro; è una chiamata all'azione per riscoprire il ruolo cruciale dell'economia sociale agricola nell'erogazione di servizi alla persona e nella cura dell'ambiente.
L'iniziativa, organizzata dalle Officine Terzo Settore in collaborazione con Legambiente Dora Baltea Ivrea, Lo Zac, Labsus e CREA, si propone di esplorare e approfondire l'interazione tra agricoltura e sociale. Questa sinergia non si limita alla produzione di beni di consumo ma mira a sviluppare beni relazionali e sociali, ispirati ai principi di equità e solidarietà. La multifunzionalità dell'agricoltura diventa così l'epicentro di un ampio ventaglio di servizi, tutti orientati al benessere della comunità.
L'evento s'inserisce nel più ampio contesto del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2024, rappresentando un'occasione unica per promuovere un cambiamento positivo e sostenibile, generando nuova economia e valorizzando le attività agricole. Ma non si tratta solo di economia: il focus è anche sull'inclusione sociale, sulla valorizzazione della persona e sull'educazione all'ambiente, al cibo e alla natura.
Durante la giornata, con inizio alle 14 e conclusioni in serata, si svolgeranno tre tavoli di lavoro incentrati su temi critici: welfare, didattica ed educazione, e il recupero di terreni abbandonati.
Questi incontri vedranno la partecipazione di esperti come Patrizia Borsotto, ricercatrice presso il CREA, e Pasquale Bonasora, Presidente di LABSUS, che introdurranno le discussioni e guideranno i partecipanti attraverso le complessità e le potenzialità dell'economia sociale agricola.
"Questo approccio integrato alla sostenibilità e allo sviluppo locale - dicono gli organizzatori - è fondamentale per affrontare alcune delle sfide più pressanti del nostro tempo, come la marginalità rurale, la disoccupazione, l'esclusione sociale e la degradazione ambientale. "Terre di Comunità" si propone quindi come un laboratorio vivente, un luogo di incontro e scambio dove pubblico, privato e terzo settore possono collaborare per costruire un futuro più inclusivo e sostenibile...".
L'evento rappresenta un'opportunità cruciale per riflettere sulle pratiche attuali, scambiare conoscenze ed esperienze e pianificare azioni future.
Obiettivo dichiarato: promuovere un dialogo attivo tra i diversi attori coinvolti, dai produttori agricoli alle istituzioni, dalle organizzazioni non profit ai cittadini, tutti impegnati in un obiettivo comune: riqualificare e rivitalizzare il territorio attraverso pratiche sostenibili ed inclusive.
Insomma, "Terre di Comunità" non è solo un appuntamento per chi lavora nel settore agricolo o ambientale, ma per chiunque sia interessato al futuro del nostro territorio e al modo in cui l'agricoltura può contribuire a risolvere problemi sociali complessi, promuovendo nel contempo un'economia più giusta e sostenibile. La partecipazione di un pubblico ampio e diversificato contribuirà a creare una rete di contatti e conoscenze, essenziale per lo sviluppo di un'economia sociale agricola resiliente e dinamica.
Tra i temi caldi al centro dell'evento ci sarà il recupero dei terreni abbandonati e silenti, un problema significativo in Italia che l'economia sociale agricola potrebbe aiutare a risolvere, creando posti di lavoro, promuovendo l'inclusione sociale e sostenendo la produzione di cibo sano e sostenibile.
La didattica e l'educazione rappresentano un altro pilastro fondamentale dell'evento, con l'obiettivo di promuovere la consapevolezza ambientale tra le nuove generazioni e la comunità in generale. Attraverso le collaborazioni tra scuole, aziende agricole didattiche e altri attori locali, si mira a creare programmi educativi che legano strettamente l'apprendimento all'ambiente naturale e agricolo.
L'entusiasmo e l'impegno degli organizzatori riflettono la crescente consapevolezza dell'importanza di un approccio olistico alla gestione del territorio, che integra aspetti economici, sociali e ambientali. La visione condivisa che emerge dall'evento è di un futuro in cui le comunità locali sono al centro di un'economia che rispetta e valorizza il territorio e le sue risorse, promuovendo al contempo l'equità e la solidarietà.
Per chi vuole conoscere meglio o partecipare a Terre di comunità questo è l'indirizzo email a cui rivolgersi: officineterzosettore@gmail.com.
OFFICINE TERZO SETTORE
Uno spazio con banner, poster, banchetti di esposizione e presentazione delle realtà coinvolte.
Un pomeriggio: di lavoro e confronto:
▪ Ore 14: Inizio lavori con intervento di Patrizia Borsotto Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (CREA) e Pasquale Bonasora per Laboratorio per la sussidiarietà (LABSUS).
▪ Ore 14.30: inizio dei Tavoli di lavoro. Temi:
Welfare:
Come l'agricoltura sociale - insieme alle pubbliche amministrazioni, ai servizi socioassistenziali, alle asl, ai cittadini e ad altri soggetti privati- può favorire l’offerta di servizi alla persona posso, l’inclusione e l’aiuto ai soggetti fragili? Determinazione di modelli condivisi tra le parti che possano essere riproducibili e sostenibili economicamente. Individuazione di specifiche iniziative di carattere socio-sanitario, ricreativo, di formazione e di inserimento lavorativo che coinvolgono fasce di popolazione svantaggiate o a rischio di emarginazione sociale.
Didattica ed educazione:
Come chi opera in attività in agricoltura, Fattorie didattiche, educatori, pedagogisti, famiglie, Le Scuole ed Comuni possono collaborare insieme a favori di attività educative volte agli studenti di ogni ordine e grado? I Patti educativi di Comunità e altre formule di progettazione educativa condivisa e valutazione di sostenibilità anche economica per promotori e fruitori.
Recupero dei terreni abbandonati e silenti.
Norme nazionali, regionali e comunali che ne regolano l’assegnazione. A chi spetta il compito di mapparli? Possibile ruolo dei cittadini e delle Associazioni fondiarie in collaborazione con operatori del settore agricolo e forestale. Individuazione delle risorse e delle competenze a sostegno del recupero del territorio e di contrasto all'abbandono delle attività agro-silvo-pastorali. Politiche di riduzione dei rischi connessi al cambiamento climatico, sviluppo dell’accoglienza turistica.
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