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TORINO. Migrante senza tessera, ospedale paga farmaco per curarlo

TORINO. Migrante senza tessera, ospedale paga farmaco per curarlo
Salvato dall'intervento di un medico e di un ospedale che si è accollato le spese di un costoso farmaco. E' il caso di un tunisino di 31 anni, senza permesso di soggiorno, malato di leucemia mieloide cronica. A renderlo noto, oggi, il presidente dell'Ordine dei medici di Torino Guido Giustetto, durante la presentazione delle richieste ai candidati alla presidenza della Regione Piemonte. L'uomo era sprovvisto di tutti i documenti richiesti per l'ordinazione del farmaco: la tessera sanitaria, il codice fiscale e il codice Stp (straniero temporaneamente presente) e quindi non era possibile richiedere per il suo caso all'Aifa, l'agenzia del farmaco, i medicinali di nuova generazione per la terapia. "Secondo le norme della nuova legge sull'immigrazione - ha spiegato Giustetto - la Prefettura non poteva rilasciargli una tessera sanitaria. Dopo la prima diagnosi,il giovane è stato dimesso, Ma per risolvere il suo caso il medico che lo aveva preso in cura si è rivolto all'Ordine dei medici di Torino, al ministero della Salute e per risolvere la situazione l'ospedale torinese ha ordinato e pagato il farmaco.
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