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TORINO. Inchiesta, 2 i dirigenti comunali che protestarono

Sono due i dirigenti del Comune di Torino che protestarono contro la decisione di non iscrivere nei conti di Palazzo Civico del 2017 un debito 5 milioni di euro. E' quanto si ricava dai documenti dell'inchiesta che ieri ha portato all'invio di un avviso di garanzia alla sindaca, Chiara Appendino, al capo di gabinetto Paolo Giordana e all'assessore Sergio Rolando. Lo scorso 27 aprile, in vista dell'approvazione del bilancio di previsione 2017, Roberto Rosso e Anna Tornoni, dirigente dell'area bilancio e direttore del settore finanza, scrissero una "lettera riservata" alla sindaca, all'assessore al bilancio, al presidente del consiglio comunale, al segretario comunale e al collegio dei revisori. Nella missiva manifestarono contrarietà alla decisione di posticipare al 2018 l'iscrizione del debito di 5 mln verso la società Ream. Questa mossa - affermarono - "non sembra risolvere la problematicità sotto il profilo giuridico e contabile". La tesi era che il debito era maturato nel 2016 e, quindi, avrebbe dovuto essere finanziato e pagato "il prima possibile".
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