E' morta l'anziana donna che ieri si è data fuoco al Cimitero Monumentale di Torino, versandosi addosso una bottiglietta di alcol. Era una casalinga di 82 anni, viveva con il marito più vecchio di qualche anno alla periferia di Torino. Misteriosi i motivi che l'hanno spinta al tragico gesto. L'anziana è morta oggi, dopo oltre 24 ore di agonia, in un letto dell'ospedale Cto dov'era ricoverata con ustioni di terzo grado sul 60% del corpo. Sino a questa mattina non aveva nemmeno un nome. Nessuno ad attenderla nella sala d'aspetto del reparto di Rianimazione. Sino a quando il marito si è presentato al commissariato Dora Vanchiglia. "Ieri mia moglie è uscita da casa di buon'ora, e non è più tornata", ha spiegato agli agenti. L'uomo non usa il computer. Non ha letto i giornali. Era semplicemente preoccupato e voleva solo denunciare la scomparsa della consorte. Così ha scoperto la tragedia. Ora è sotto shock. In serata, a Torino, è attesa la figlia, che da anni vive a Bologna. Verrà sentita dalla polizia, che indaga sulla vicenda e che sta cercando di ricostruire quei drammatici momenti, di capire i motivi del suicidio. La donna, una casalinga, non era solita a frequentare il cimitero Monumentale. O almeno così racconta chi lavora lì. "C'è chi viene tutti i giorni, chi una o due volte a settimana. Ma lei non l'avevo mai vista prima", spiega Fabrizio Cimino, il geometra addetto alla manutenzione che ieri, insieme ad una guardia giurata, è subito corso al Campo primitivo D, sul lato sinistro dell'ingresso principale. "Ho reagito d'impulso - ricorda - Mi sono tolto la maglietta e ho cercato di spegnere le fiamme. Ma invano. E' stato tutto inutile". Lì, a due passi dal punto di ritrovo per le visite turistiche, dietro due panchine, ci sono le sepolture meno recenti e le tombe di famiglia: ma, al momento, nessuna sembra essere collegata alla vita dell'anziana. Un posto scelto a caso? Forse la lapide di un lontano parente. Forse quella di un vecchio amico. Tanti gli interrogativi a cui gli investigatori non sanno ancora dare una risposta. Quello che è certo è che la donna voleva farla finita. E che si era recata al Monumentale con l'intenzione di darsi fuoco. Su una panca è rimasta la borsetta blu, quella che teneva sotto braccio. Per terra i fiammiferi e una boccetta di alcol ormai vuota.
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