Cerca

TORINO. Delitto Caccia: pentito, furono loro a uccidere il giudice

TORINO. Delitto Caccia: pentito, furono loro a uccidere il giudice
"Mio padre disse in calabrese: furono loro a farsi il procuratore di Torino. Non disse uccidere ma 'farsi', che è il termine che usiamo abitualmente". Così, riassumendo una conversazione a tre che ebbe in carcere a Torino (dove tutti erano detenuti) nel 2012, il pentito Domenico Agresta, 28 anni, ha citato i nomi di Rocco Schirripa detto 'Barca' e Francesco D'Onofrio. "La cosa non mi ha stupito perché sapevo essere persone che sparavano". Nei verbali, entrati nel processo di Milano sull'omicidio di Bruno Caccia, non c'è alcun riferimento alla militanza di D'Onofrio in Prima Linea, ma si spiega che, secondo Agresta, i due erano del 'locale' di Domenico Belfiore, il boss condannato all'ergastolo come mandante per l'omicidio Caccia. Agresta è detenuto dal 2008.
Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori