AGGIORNAMENTI
Cerca
20 Luglio 2015 - 16:06
La Cassazione ha annullato la sentenza con cui la Corte d'appello di Torino, nel maggio del 2014, aveva assolto Rosario Marando, un presunto boss della 'ndrangheta in Piemonte secondo gli inquirenti, dall'accusa di avere preso parte al riciclaggio di 33 milioni. I supremi giudici hanno ordinato un nuovo processo.
Il "tesoro" era il prodotto di traffici di droga e sequestri di persona orchestrati da un fratello di Rosario, Pasquale Marando, il quale, sempre secondo gli inquirenti, è stato ucciso nel gennaio del 2002 dopo "una carriera criminale durata oltre un ventennio".
La Cassazione ha invece respinto il ricorso di altri due imputati, Domenico Marando e Paolo Anglisani, ai quali la Corte d'appello aveva inflitto tre anni e quattro mesi e tre anni e otto mesi di reclusione.
La vicenda era legata anche a una società chiamata Green Farm, di Rivarossa (Torino), che secondo l'indagine veniva utilizzata per gestire il patrimonio frutto di attività illecite.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.