TORINO. Autostrade: galleria Frejus, Gruppo Gavio non va a cerimonia

I vertici del gruppo Gavio non saranno presenti, lunedì, alla cerimonia di abbattimento dell'ultimo diaframma della seconda galleria del Frejus. Lo si apprende da fonti vicine alla società, secondo cui l'assenza è collegata alle polemiche sulla vendita delle azioni Sitaf - la società che gestisce l'autostrada Torino-Bardonecchia - da parte di provincia e comune di Torino. Una vicenda complessa, nella quale il Gruppo Gavio ribadisce "la volontà di investire in Sitaf" e si dice pronto a tutelare i propri diritti.

Nei giorni scorsi il Gruppo Gavio ha presentato una offerta, attraverso la società Ativa, di circa 70milioni di euro per rilevare il 18% delle azioni Sitaf in mano a Comune e Provincia di Torino. In questo modo il gruppo salirebbe al 56% della società dell'autostrada Torino-Bardonecchia. Il sindaco di Torino, Piero Fassino, però, ha sempre sostenuto di volere vendere al socio pubblico Anas, che ha annunciato a sua volta di voler cedere il suo pacchetto di maggioranza ai privati.

Se Provincia e Comune di Torino sceglieranno la strada di vendere le proprie quote all'Anas a trattativa privata, il Gruppo Gavio, spiegano fonti vicine alla società, impugnerà il provvedimento in tutte le sedi competenti".

Il Gruppo ritiene infatti la vendita ad Anas "contra legem perché viola l'obbligo per un soggetto pubblico di indire, in casi del genere, una procedura ad evidenza pubblica in cui possono partecipare tutti i soggetti privati". All'interno dell'azionariato della società, si verrebbe inoltre a creare, sostengono le stesse fonti, "la presenza di un soggetto che detiene il 51% del capitale in una posizione di palese conflitto di interessi, in quanto Anas è anche il maggiore creditore della stessa Sitaf". Di qui la decisione, pur ribadendo l'intenzione di investire in Sitaf al punto da far valere i propri diritti "nelle sedi opportune", di disertare la cerimonia di lunedì.