In occasione della Giornata Mondiale del Rene, che quest’anno ricorre giovedì 11 marzo, il Comitato Regionale piemontese dell’ANED (Associazione Nazionale Emodializzati – Dialisi e Trapianto - Onlus) intende sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della prevenzione delle malattie renali e fare un sunto delle proprie attività in un anno complicatissimo a causa della pandemia da covid-19. In Piemonte sono più di tremila le persone che si sottopongono alla terapia salvavita della dialisi. Sono migliaia le persone affette da malattie renali e curate presso gli ambulatori di Nefrologia sparsi in tutto il territorio regionale. Sono quasi tremila le persone trapiantate ma diverse centinaia sono ancora in lista di attesa, nonostante le tante donazioni (un grazie infinito ai donatori e alle loro famiglie) e gli ottimi risultati ottenuti ogni anno dai Centri Trapianti di Torino (Molinette e Regina Margherita) e di Novara (coordinati dal Centro Regionale Trapianti e da Centro Regionale Prelievi). Il nostro Comitato, sempre a fianco dei nefropatici e dei loro familiari, negli anni precedenti, in occasione di questa importante data, ha sempre organizzato, collaborato e partecipato ad iniziative come banchetti informativi, screening gratuiti rivolti alla popolazione (la cosiddetta prevenzione “primaria”), convegni, incontri con gli studenti e con la popolazione. Per il secondo anno consecutivo, a causa della pandemia del covid-19, siamo costretti a rinunciare a queste iniziative. Le nostre attività di accoglienza e supporto, d’informazione, di tutela dei diritti civili e sociali dei malati di rene e anche le nostre consuete riunioni periodiche avvengono a distanza perché la nostra sede di Torino non è ancora tornata ad essere operativa, essendo attualmente utilizzata dalla Struttura di Nefrologia e Dialisi delle Molinette a supporto della attuale emergenza sanitaria. Con questo virus, così contagioso, pericoloso e spesso letale su persone fragili come noi, siamo intervenuti celermente per segnalare la carenza iniziale di mascherine (e donandone 6000 ad alcuni Centri Dialisi piemontesi), per la messa in sicurezza dei servizi di trasporto dialisi, chiedendodi effettuare tamponi periodici a tutti i pazienti in dialisi e l’attuazione di specifiche linee guida presentate dai nefrologi all’Assessorato competente. Siamo intervenuti, e stiamo intervenendo tuttora, per tutelare i trapiantati e i dializzati in ambito lavorativo, nelle difficili interpretazioni dei DPCM e successive proroghe, non sempre di facile applicazione. La nostra attuale e prioritaria richiesta è quella che nelle Regioni, anche la nostra, si avvii al più presto la campagna vaccinale anti-covid per tutte le persone affette da insufficienza renale cronica, per i dializzati e per tutti i trapiantati di organo, tessuti e cellule. Ricadendo nella categoria dei soggetti fragili e ad alto rischio contagio, apparteniamo alla “fase-2” dei piani vaccinali definiti dal Ministero della Salute e dalla Regione Piemonte. Abbiamo inoltre richiesto a tutte le Regioni, anche la nostra, che le vaccinazioni possano avvenire presso i Centri Dialisi e gli ambulatori nefrologici e post-trapianto, dove siamo conosciuti e curati. Riteniamo possa essere una soluzione di buon senso, già praticata con successo in alcune Regioni. Eliminerebbe l’iter delle prenotazioni e successive convocazioni presso strutture sanitarie esterne preposte per le inoculazioni e, di conseguenza, i disagi per i pazienti (soprattutto i dializzati). Concludiamo con un particolare ringraziamento a tutto il personale medico, paramedico e operativo delle Strutture Nefrologiche per il loro grande lavoro nell’ultimo anno e ricordiamo con profondo affetto coloro (pazienti e sanitari) che sono stati colpiti dal virus e, purtroppo, ci hanno lasciato.
Paolo Nenci, Segretario Regionale ANED Comitato Piemonte
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