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JUDO. Rosetta e Lombardo dell' Akiyama per la gloria

JUDO. Rosetta e Lombardo dell' Akiyama per la gloria

I validi judoka dell'Akiyama in azzurro

Nemmeno con il caldo afoso di questi giorni l’ Akiyama Settimo si riposa. Il sodalizio guidato dai fratelli Toniolo nel mese di luglio ha presentato un poker di suoi atleti all’European Cup di Londra con i colori della Nazionale Italiana: stiamo parlando di Francesca Busto, Daniel Lombardo, Melora Rosetta ed Ermes Tosolini. Il bottino dei judoka azzurri di scuola Akiyama è stato cospicuo, grazie ad una medaglia d’oro, ad un bronzo ed a due settimi posti. Sul gradino più alto del podio londinese è salita Rosetta, opposta in un testa a testa alla belga Katrien Johnson. A Londra, nei 78 kg, c’erano in gara solamente queste due judoka, quindi si sono disputati tre incontri per decretare la vincitrice ed a dettare legge è stata la determinata azzurra. Medaglia di bronzo, invece, quella cinta al collo da Lombardo nella categoria al limite dei 60 kg. Il settimese ha dovuto presto fare i conti con il beniamino di casa e vincitore di questa tappa londinese Ashley Mckenzie, ma nei recuperi si è superato sconfiggendo, nell’ordine, l’austriaco Kimran Borchashvili, l’inglese David Ferguson ed il belga Joran Schildermans nella finale per il terzo posto. Settima piazza nella SSE Arena a Wembley sia per Busto (63 kg) che per Tosolini (73 kg), entrambi eliminati dopo aver vinto un incontro. Non si è trattato dell’unico impegno internazionale dei portacolori dell’Akiyama. L’Italia, infatti, ha risposto presente all’European Cup Senior in programma a Sindelfingen, in Germania. In gara lo stesso Lombardo, Fabio Basile, Tosolini, Busto e Rosetta. L’obiettivo degli azzurri è quello di ben figurare sui tatami tedeschi, andando a caccia di prestazioni convincenti. Primeggiare in campo internazionale è privilegio di pochi, ma quando ci si allena con impegno, costanza, determinazione e passione nessun risultato può essere precluso a questi ragazzi. Sono queste le basi su cui si fonda l’attività dell’Akiyama ed i tantissimi trofei e medaglie in bacheca confermano come questa sia la giusta strada da seguire.
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