CALUSO. Preleva, senza pagare, 5mila euro di carburante spacciandosi addetto della Regione. Alla sbarra

"Ho ottenuto l'appalto dalla Regione Piemonte". Con questo biglietto da visita, come garanzia per il rifornimento di carburante, Marco Foresto, giovane residente a Chivasso, sarebbe riuscito a prelevare fino a 5mila euro di gasolio presso il distributore di Caluso di Diego Acotto. Nell'arco di due settimane, nel 2007, si era recato con un furgone presso la stazione sette, otto volte, come documentano le ricevute rilasciate ma mai pagate. Acotto, preso così per i fondelli, aveva sporto denuncia. Foresto è quindi finito alla sbarra, presso il Tribunale di Ivrea, con l'accusa di "insolvenza fraudolenta".

Il giudice Marianna Tiseo, l'altra settimana, ha pronunciato la sentenza e lo ha condannato ad un mese di reclusione oltre al pagamento delle spese processuali, accogliendo le richieste formulate dal Pubblico Ministero Gianluca Dicorato. Secondo la ricostruzione dei fatti emersa in aula, Foresto si era recato da Acotto proponendo rifornimenti periodici dei mezzi, asserendo che sarebbero serviti per lavori commissionati dalla Regione, con pagamenti a scadenza quindicinale.

Secondo l'avvocato difensore Giorgio Oberto Tarena "la situazione era molto strana". Il legale ha chiesto invano l'assoluzione ponendo l'attenzione sul alcuni dettagli. Innanzitutto non risultava l'esistenza di alcuna fattura, nè è stata dimostrata l'identità del Foresto. "Acotto – ha riferito Oberto Tarena – non gli ha chiesto nulla, nè un documento, l'indirizzo, nè la partita Iva. Ma è facilissimo per chiunque spacciarsi per qualcun altro. Non è nemmeno provato che Foresto fosse davvero Foresto". Dell'imputato, comunque, nessuna traccia. Acotto aveva provato a contattarlo presso l'abitazione dei genitori nella frazione Betlemme di Chivasso. Volatilizzato nel nulla.