AGGIORNAMENTI
Cerca
Il caso
04 Agosto 2023 - 00:25
L’avevano appena messa, nuova di pacca, ma niente da fare.
Nel giro di poco la nuova giostra del parco Bonaudo a Favria, un’altalena con una seduta rotonda e circondata da un anello, è stata rotta.
A divulgare la foto via social è una dei cittadini: “questa è la civiltà che abbiamo - scrive - giostra nuova, subito rotta. Complimenti!”.
Lo sdegno degli altri abitanti non si è fatto attendere: “proprio l’altro giorno mi sono chiesta quanto sarebbe durata. Vedo costantemente ragazzi che salgono lì sopra in due o in tre” commenta qualcuno, con altri che rispondono: “bambini e ragazzi senza rispetto. Lasciati soli e senza controllo. Mi spiace ma qui la colpa non è solo dei figli, ma anche dei genitori: vigilare vuol dire insegnare anche a trattare in modo adeguato i beni pubblici. I giochi sono messi a disposizione dal comune per chi non ha spazio a casa, e sono gratuiti. Ci sono molte persone che fanno affidamento su queste strutture, peccato che siamo in una comunità che il rispetto non sappia nemmeno cosa sia”.
L'area del parco Bonaudo a Favria
A giudicare dalla mole di lamentele, comunque, il problema sembra essere molto sentito dai cittadini: “non abbiamo nemmeno avuto il tempo di provarla, che tristezza” continua una mamma, con altri abitanti che addirittura arrivano a proporre l’inserimento di telecamere per cogliere in flagrante i malcapitati.
Per quanto siano probabilmente dei ragazzi i responsabili della rottura di questo gioco, non è esagerato parlare di “vandali”. La Treccani ci viene in soccorso. La definizione infatti recita: “Vandalo: Individuo che, senza alcuna motivazione ma solo come manifestazione di violenza, per gusto perverso o per ignoranza, devasta e rovina beni e oggetti di valore”. Una descrizione che calza a pennello.
La cosa che forse lascia più amarezza di tutte però è il fatto che i giochi per bambini (con tanto di vernici adatte e omologazioni) costano sulle casse comunali migliaia di euro, con le strutture più grosse che raggiungono cifre sorprendenti. Essendo di fatto oggetti pubblici, poi, oltre il danno c’è la beffa: chi pagherà per l’inserimento di nuove attrazioni per i più piccoli? Semplice, il Comune. Con i soldi di chi? Beh, dei cittadini.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.