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Perché si dice che i bambini nascono sotto i cavoli?

Perché si dice che i bambini nascono sotto i cavoli?
Una tra le storie più celebri che vengono (o forse sarebbe meglio dire venivano) raccontate ai bambini che chiedono come sono nati, è quella dei cavoli, e più precisamente dei piccoli che nascono proprio sotto le foglie di questi ortaggi. Per molti secoli, nelle regioni dell’Europa centrale, il cavolo era l’unico alimento che durante l’inverno garantiva vitamine e minerali. Da sempre simbolo di fecondità e di vita, veniva raccolto dopo nove mesi dalla semina, ovvero da marzo a settembre, proprio come il tempo di gestazione dei bambini. La piantagione e la raccolta dei cavoli erano affidati alle donne che venivano chiamate levatrici, proprio come quelle che aiutavano la futura mamma durante il parto, perché le contadine avevano il compito di recidere il “cordone ombelicale” che legava il cavolo alla terra; da qui la leggenda che i bambini si trovano sotto ai cavoli. Un altro detto molto celebre alle nostre latitudini, è senza dubbio “salvare capra e cavoli”. Un modo di dire con cui si intende salvaguardare con una decisione gli interessi di due diversi soggetti. Il detto nasce da una sorta di gioco di logica, il cui obiettivo è trasportare da una riva all'altra di un fiume un lupo, una capra e dei cavoli, a bordo di una barca. Dato che la barca non può trasportare più di una cosa contemporaneamente, il giocatore deve trovare l'esatto ordine di azioni affinché il lupo non mangi la capra o la capra non mangi i cavoli. Assumendo che il lupo, in quanto carnivoro, a differenza della capra non mangi i cavoli, qual è la soluzione di questo piccolo enigma trasormatosi nel tempo in un proverbio molto celebre?
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