Lo spettacolo “L’Arte Bella” parla di cura e comunità. Attraverso il dialogo tra un’attrice e una vera infermiera, ripercorre la storia della nascita della professione infermieristica e accompagna lo spettatore a riflettere sul valore che può avere il prendersi cura dell’altro con generosità. Questi due anni di pandemia hanno investito tutti noi e hanno reso evidente quanto sia prezioso l’impegno di chi tutti i giorni sta vicino alle persone malate: siamo stati investiti da immagini e storie, alle volte crude e toccanti, che hanno mostrato il faticoso quotidiano delle donne e degli uomini impegnati in ospedali, strutture e servizi sanitari. Mettere in scena queste storie, raccoglierci come comunità attorno ad un’esperienza collettiva attraverso l’arte teatrale, crediamo possa essere un modo per restituire qualcosa, condividere e rendere forse più leggero un vissuto che ha profondamente toccato la vita di tante persone. Sono queste le ragioni per cui, come Fondazione di Comunità del Canavese, abbiamo scelto uno spettacolo teatrale come momento per raccontare il nostro lavoro e raccogliere fondi da destinare ai tanti progetti che sosteniamo. L'evento è realizzato con il patrocinio e il sostegno di Città di Ivrea e Lyons Club Ivrea. E’ patrocinato inoltre da AEG Coop, Confindustria Canavese, Polo Formativo Universitario Officine H, Croce Rossa Italiana Comitato di Ivrea, Associazione Spille d'Oro Olivetti. L'ARTE BELLA, 2020 Florence Nightingale e la sfida dell'assistenza infermieristicaUn progetto di narrazione tra passato e presente. Da un’idea di Valerio Dimonte e Alessandra Rossi Ghiglione con Antonella Enrietto e Teresa Siena, regia e drammaturgia di Alessandra Rossi GhiglioneLo spettacolo L’Arte Bella è prodotto nell'ambito del progetto Caring 2020, sostenuto dal Rettorato dell’Università degli Studi di Torino e realizzato in collaborazione con SCT-Social Community Theatre Centre, CCW-Cultural Welfare Center, i corsi di Laurea in Infermieristica di Asti, Ivrea, Orbassano, Torino, i comuni di Cuneo e Ivrea, il consorzio Astiss
L'Arte Bella
Lo spettacolo porta in scena una narrazione teatrale che prende spunto dalla drammatica esperienza del Covid coinvolgendo idealmente una figura di grande ispirazione per la professione infermieristica, Florence Nightingale, in dialogo con un’infermiera dei nostri giorni. La pioniera inglese nell’Ottocento dettò le prime regole in corsia trasformando l’assistenza ai malati in vera e propria professione ed è ancora oggi considerata “pietra miliare” per coloro che decidono di intraprendere questo percorso formativo. «L'assistenza è un’arte e se deve essere realizzata come un'arte, richiede una devozione totale e una dura preparazione, come per qualunque opera di pittore o scultore; con la differenza che non si ha a che fare con una tela o un gelido marmo, ma con il corpo umano, il tempio dello spirito di Dio. È una delle belle arti. Anzi, la più bella delle arti belle», era solita dire la Nightingale. Un principio che continua ad ispirare le nuove generazioni di infermieri e che il testo teatrale restituisce nella sua narrazione. Sul palco mito e realtà si incontrano in una scelta registica insolita. Florence è un personaggio interpretato da un'attrice professionista, Antonella Enrietto, mentre Teresa Siena interpreta sé stessa, perché nella vita è realmente una infermiera e al pubblico offre una narrazione esperienziale dell’emergenza sanitaria, vissuta tra le corsie di un reparto ospedaliero torinese. Due storie di vita in scena, due generazioni distanti, due luoghi temporali che dialogano. Passato e presente si rincorrono per narrare della cura e della sua sapienza, per dare voce al ruolo di chi ogni giorno si impegna professionalmente e umanamente per prendersi cura della salute di tutti. In tour tra spazi culturali e teatri, lo spettacolo “L’Arte Bella” ha già coinvolto oltre 1.600 studenti dei corsi di Laurea in Infermieristica del Piemonte. INFORMAZIONI. 12 dicembre, ore 18.00, Teatro Giacosa, Ivrea, Costo ingresso: 15 euro + 2 euro in prevendita. Per biglietti e prenotazioni: www.ilcontato.it Il Contato del Canavese, piazza Nazionale 12 (0125/641161); La Galleria del Libro, via Palestro 70 (0125/641212). LA FONDAZIONE DI COMUNITA’ DEL CANAVESE La Fondazione fa parte della rete delle Fondazioni di Comunità italiane e opera per sostenere le realtà che sul nostro territorio si prendono cura delle situazioni di maggior criticità o fragilità sociale. Opera sull'intero territorio canavesano e persegue come principale scopo statutario lo sviluppo della cultura del dono per fare in modo che l'intera comunità possa sentirsi coinvolta nel sostenere le azioni virtuose che la caratterizzano. Le risorse che impegna su progetti e attività sono raccolte attraverso le donazioni di privati cittadini e i contributi che riceve dagli enti che l'hanno fondata e che anche in questa occasione hanno rinnovato il loro patrocinio: AEG Cooperativa, Comune di Ivrea e Confindustria. Un ruolo fondamentale lo svolge la Fondazione Compagnia di San Paolo che ha messo a disposizione il patrimonio iniziale e che ogni anno eroga il suo contributo per sostenere le spese di gestione. Grazie a questo prezioso sostegno, tutte le risorse che la Fondazione raccoglie sono interamente destinate a sostenere il territorio. Come si diventa sostenitore della Fondazione: Per contribuire e diventare sostenitore è sufficiente effettuare una contenuta donazione, a partire da 30 euro, oppure partecipare alle campagne di raccolta fondi che la Fondazione promuove. Tutte le informazioni su www.fondazionecomunitàcanavese.it
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