"Ci vogliono i riti."
"Che cos'è un rito?" disse Il piccolo principe.
"Anche questa è una cosa da tempo dimenticata" disse la volpe.
"E' quello che fa un giorno diverso dagli altri giorni, un'ora dalle altre ore...", e la Mostra della Tavoletta, giunta alla sua sedicesima edizione, è senza dubbio un rito, che come una chiave misteriosa e preziosa apre le porte alla magica stagione del Natale.
La tavoletta, un nome gentile per descrivere una pittura su tavola, a volte anche grezza, le cui dimensioni sono negli anni rimaste immutate: 18 per 24 cm.
Una piccola tavola che raccoglie le emozioni pittoriche dei pittori del gruppo artisti del Comitato Ponte del Diavolo fra i quali l’indimenticato Giulio Petrino, ideatore e fautore della Mostra della Tavoletta della città di Lanzo, mostra che questa edizione ha visto la sentita e significativa partecipazione della scuola d'arte Punto Arte di Ciriè guidata dalla maestra Paola Cotugno.
Mostra che ha saputo tracciare linee di contatto e di continuità tra le diverse età dei pittori.
Anche i cori "For Every Age" e "Le mille e una nota" hanno saputo con le loro melodie portarci in alto, in alti mondi perché il Genius Loci, lo spirito del luogo della mostra della tavoletta è proprio quello che ci ricorda, che il nostro compito, come essere umani, è di essere Ponte fra le invisibili leggi universali e l'ambiente.
E quanta Poesia in questa mostra che, a dimostrazione che la Poesia può tutto, tranne spiegare sè stessa, in virtù del rito che rappresenta, si rivela ogni anno nelle parole che ci ha lasciato Leonardo da Vinci: "La pittura è una poesia muta e la poesia è una pittura cieca".
Il "Ponte", poi, è non solo il simbolo che dà il nome al Comitato, ma idealmente è il mezzo che ci lancia verso l'infinito, perché chi viene alla Mostra della Tavoletta ne viene rapito dall'atmosfera, sperimenta che percepire non significa solo sentire, vedere o ascoltare. Lanzo, nei giorni della Mostra, riesce a regalare al folto pubblico che ogni anno richiama, la percezione che nasce dal cuore, quella che sente davvero, che ascolta senza giudicare, che guarda senza filtri, che assapora il bello, la vita e che tocca la realtà per sperimentarne le sfumature. La Mostra della Tavoletta è divenuta essa stessa simbolo, è il rito di chi vuole scoprire cosa può significare guardare con gli occhi del cuore, alla ricerca e alla scoperta dei messaggi che ogni autore racchiude nelle pennellate delle proprie tele. Non solo, oggi più che mai, ci insegna quanto sia importante difendere la bellezza, lasciandone traccia attraverso l'arte, che sia pittorica, che sia musica o che sia poesia. Le storie sono come dipinti che rappresentano la vita, il mondo che ci circonda, le virtù e le debolezze umane e i dipinti, alla Mostra della Tavoletta, sono le storie, che si guardano, che si scrutano, che affascinano, ogni anno, da 16 anni.
E' lo spirito della Mostra, è lo spirito di Lanzo, che come il vento delle nostre Valli, mai catturato, mai ingabbiato, non lascia dormire la polvere.
Per me, anche quest'anno, non ci sono stati né primi, né secondi, né ultimi, hanno vinto tutti, gli organizzatori, gli artisti, il pubblico, gli ospiti, Lanzo e le nostre bellissime Valli. Alla fine guardo fuori dalle ampie vetrate del PalaFilippin e a lui mando un saluto, ciao Andrea.
Entra la notte
Ma quanta quanta luce ognuno di noi si porta, dentro, a casa.
di Luisella Bondino
La "Mostra della Tavoletta" è un evento artistico annuale organizzato dal Comitato Ponte del Diavolo e dal Gruppo Artisti a Lanzo Torinese. Questa esposizione celebra l'arte locale, presentando opere su tavolette realizzate da artisti della regione. Ogni edizione propone un tema specifico; ad esempio, nel 2021 il tema era "Ritorno alla normalità" , mentre nel 2022 il focus è stato su "L’acqua, uno spettacolo della natura".
L'evento si svolge tipicamente durante il periodo natalizio, spesso in concomitanza con altre manifestazioni culturali e festive nel borgo di Lanzo.