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15 Ottobre 2014 - 08:52
Gisella Revigliono, Roberto Rossi De Paoli e Marco Di Gregorio
Stangata in arrivo a Strambino con la prima rata della Tasi che andrà pagata entro il 16 ottobre. La minoranza, a dire il vero, ci ha provato a far ragionare l'Amministrazione Comunale, chiedendo una rimodulazione più equa ed attenta al cittadino, ma senza successo.
Il Sindaco Sonia Cambursano, che in campagna elettorale sbandierava ai quattro venti il "non aumento della pressione fiscale", piuttosto che mettersi di buona lena a far calcoli e proiezioni e cercare di quadrare nel modo meno doloroso possibile, ha scelto invece la via più facile.
Innanzitutto ha preso l'Imu e l'ha mantenuta identica, papale papale, a quella del 2013: 9,2 per mille per tutte le seconde case. Poi è passata alla Tasi, ha messo l'aliquota al 2,5 per mille, senza alcuna detrazione (prevedendo l'1,5 per mille solo per rendite catastali fino a 300 euro) e l'ha spalmata su tutti i proprietari delle abitazioni principali, esonerando, di conseguenza, i locatari, cioè gli inquilini delle seconde case, i quali per legge potrebbero contribuire fino al 30 per cento, considerato che usufruiscono comunque dei servizi eroga sul territorio (chiaramente se non ci sono aliquote sulle seconde case gli inquilini non hanno alcuna spesa a cui dover contribuire).
Gisella Revigliono e Roberto Rossi De Paoli, seduti ai banchi della minoranza, hanno alzato le mani al cielo quando si sono trovati un tale pasticcio esposto nel Consiglio Comunale del 3 luglio scorso, dedicato al bilancio di previsione 2014. "Ma qual è il fondamento giuridico che sta alla base?" hanno chiesto attraverso un'interrogazione inserita all'ordine del giorno della seduta che si è svolta martedì 23 settembre. "Comma 676 legge 147/2013 e Legge di Stabilità 2014" la risposta dell'Assessore Francesco Cordera. Gisella Revigliono non sapeva più se mettersi a piangere o a ridere. "Ma sta scherzando?" gli ha domandato in un risolino di compatimento.
"Il fondamento giuridico – ha dovuto far la lezione Roberto Rossi De Paoli, da buon avvocato – non è il riferimento normativo ma la ratio di questa tassa perchè la determinazione delle aliquote sta alla discrezionalità delle Amministrazioni Comunali, o, peggio, all'arbitrio. Voi mi state dicendo: la legge consente di fare questo e quindi lo facciamo. L'avrete avuta una logica? Avete tirato un dado? Ci fosse anche un criterio di opportunità elettorale.. Va bene tutto, ma diteci il perchè di queste scelta. Non sono per nulla soddisfatto di questa riproposta e riproporrò l'interrogazione in tema".
"La Tasi – ha ricordato ancora la minoranza nell'interrogazione – non è una tassa patrimoniale ma una service tax: non può essere utilizzata per alleviare il peso dell'Imu. Ci sono a Strambino circa 750 famiglie locale, per circa 1500 persone: tanti saranno gli utenti che non pagheranno pur usufruendo dei servizi comunali".
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