SETTIMO TORINESE. "O mi dai i soldi per l'affitto o mi tengo il tuo cellulare", giovane in manette

Strappa il cellulare dalle mani della coinquilina. "O mi dai i soldi per l'affitto – le dice – oppure mi tengo il tuo telefono". Ma la ragazza chiama i Carabinieri ed il giovane finisce in manette. Passa una notte in carcere e viene processato per direttisima con l'accusa di furto con strappo, ovvero furto aggravato, secondo l'art. 624 bis del codice penale. L'altra settimana, presso il Tribunale di Ivrea, il giudice Ombretta Vanini ha disposto il "non doversi procedere" nei confronti del giovane, Shenaj Elis, di origine albanese e residente a Settimo Torinese, accogliendo le richieste della difesa, affidata all'avvocato d'ufficio Luca Achiluzzi del Foro di Ivrea, a cui si è associato anche il Pubblico Ministero, circa la riqualificazione del reato.

Secondo la difesa non si trattava di furto (reato procesibile d'ufficio) ma di "esercizio arbitrario delle proprie ragioni", reato procedibile solo su querela e la persone offesa, nella seduta di giovedì scorso, ha deciso di ritirare la denuncia sporta il 22 giugno. "E' un bravo ragazzo, ci siamo accordati, non voglio problemi, voglio chiuderla qui" ha sottolineato Daniela Marianna Badea, 21enne di origine romena che al suo arrivo in Italia ha trovato ospitalità proprio presso Shenaj. Nell'abitazione di lui aveva portato con lei l'amica, Angelica Petre. La convivenza è durata una decina di giorni finchè il ragazzo si era deciso a pretendere i soldi per l'affitto, 200 euro. Alle giustificazioni della sua ospite ("ti darò i soldi quando troverò lavoro") aveva reagito facendole una piazzata al bar, il 22 giugno, e strappandole il telefonino, col proposito di tenerlo in garanzia. Il giudice, nel pomeriggio di lunedì 23 giugno, non aveva convalidato l'arresto.