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San Mauro, l'ombra di Seta bussa alla porta?

San Mauro, l'ombra di Seta bussa alla porta?

Massimiliano Zilio, dipendente di Armellini

Sembra sempre più probabile che a San Mauro ritorni l'ombra di Seta. La notizia è ben lungi dall'essere certa, ma le voci di corridoio iniziano a rincorrersi. Come facciamo a dirlo? Semplice. Tutti gli elementi vanno in quella direzione. Chi gestisce oggi la raccolta rifiuti sul territorio sanmaurese (la ditta Armellini) è in scadenza di contratto ad aprile. “Questa è l'ultima proroga” avevano giurato e spergiurato il sindaco Dallolio e i suoi quando avevano, per l'ennesima volta, rinnovato il contratto alla ditta con sede in San Raffaele Cimena. Ergo, stando alle promesse, non ci sarà nessun'altra proroga temporanea, bensì una soluzione definitiva. Ergo, bisognerà fare quella benedetta gara d'appalto per affidare il servizio di raccolta rifiuti una volta per tutte.   Scenari contorti Ma qual è, ad oggi, il quadro generale sul nostro territorio? C'è Armellini, azienda in salute. Ma soprattutto c'è Seta, la grande municipalizzata gestita dal consorzio di Bacino 16, recentemente rivitalizzata dalla cessione del 49% delle quote aziendali ad un ente privato, Smc. Lo stesso ente che controlla e gestisce la discarica di Chivasso. Smc ha immesso circa 7 milioni di euro (alcuni cash, altri tramite la cancellazione di debiti pregressi) all'interno delle casse di Seta, che ora guarda al futuro con meno preoccupazione di prima. Per questo non è da escludere che al sindaco Dallolio sia passato per la testa di sondare il terreno Seta, e magari, perché no, affidarle il servizio sanmaurese. Attenzione, però. Sarebbe sbagliato dimenticare che sull'azienda settimese pesano alcune situazioni notevolmente spinose.   Tutti indagati Prima su tutte, quella giudiziaria. Il sindaco di Settimo Aldo Corgiat, e come lui altre quattordici persone tra dirigenti pubblici e imprenditori locali, è sotto inchiesta per turbativa d'asta. La Procura indaga proprio sull'affaire Seta, e sulle procedure usate per “rendere oro anche ciò che non luccica”: per trovare, in sostanza, quel partner privato che Seta cercava disperatamente ma che fino ad allora (l'indagine risale al marzo 2013) non era riuscita ad individuare. L'indagine ora è conclusa: Settimo e l'intero Bacino 16 sta con il fiato sospeso per sapere se (e con quali accuse) gli indagati verranno rinviati a giudizio.   Contratti ballerini In secondo luogo, c'è la questione dei dipendenti Seta. Se da un lato la società sembra navigare in acque più tranquille grazie all'ingresso di Smc, dall'altra c'è un fatto che stride con questa nuova ventata di ottimismo. Nelle zone di Volpiano, San Benigno, Lombardore e della collina chivassese, Seta ha appena fatto una “mezza porcheria”, dimenticandosi di salvaguardare le regole del contratto nazionale. Facendo assumere con un contratto di cooperativa (notevolmente meno retribuito rispetto agli standard del contratto nazionale di categoria) quattordici lavoratori che prima avevano un contratto di lavoro interinale. Ci spieghiamo meglio: Seta ha indetto un bando di gara per appaltare la raccolta di plastica e vetro, dal momento che il contratto con la ditta San Germano era scaduto. Solo che, invece di riassorbire i quattordici lavoratori che già coprivano il servizio in quelle zone con un contratto nazionale (Federambiente o Fise), ha “declassato” questi operatori ecologici a dipendenti di una cooperativa. Con danno sia nei loro confronti che in quelli dei cittadini (lavoreranno 5 giorni anziché 6). “Questo dice molto sulle reali condizioni della Seta – fa rilevare Massimiliano Zilio, sindacalista sanmaurese della ditta Armellini –. Ormai in giro si pensa che la situazione economica sia ripianata, ma se il buongiorno si vede dal mattino... Chi garantisce che, nel caso in cui San Mauro finisca sotto gli artigli di Seta, non possa capitare qui la stessa cosa che è capitata a Volpiano? Con gravi ricadute su noi operatori così come sui cittadini”. Il monito di Zilio va diretto al sindaco Dallolio: “Temiamo la decisione dell'amministrazione sanmaurese. Ad aprile scade il contratto con Armellini, poi cosa succederà? Vorremmo evitare sorprese negative”.
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