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SETTIMO TORINESE. E vissero tutti felici e contenti?

SETTIMO TORINESE. E vissero tutti felici e contenti?

la prima pagine de La Voce di martedì scorso

Di questi tempi, le fragilità appaiono sparse e rimpicciolite di fronte al colossal della migrazione contemporanea. E’ un fenomeno che ci sta coinvolgendo, non possiamo farne a meno, e ci mette di fronte alle domande delle nostre coscienze. Ma vagando dentro i quesiti, ci siamo dimenticati di guardare cosa succede sotto casa. Scorriamo i social alla ricerca delle curiosità virtuali su cui mettere “like”, e il “sociale” vero è andato fuori moda. Roba vecchia da smaltire, perché fosse “vintage” avrebbe ancora fascino. Ora c’è lil nuovo disagio che avanza, ma è da irresponsabili lasciare indietro tutto il resto. Andrea Bucci, il nostro cronista, ha ascoltato tutte le versioni, manca soltanto la stretta di mano tra i protagonisti di questa vicenda nell’ufficio del sindaco. Una riconciliazione che farà bene e che ci auguriamo possa avvenire al più presto. E vissero tutti felici e contenti? Il tempo ce lo dirà. Ma se da una parte ci sono due ragazzi pieni di energia, a cui va l’augurio di concretizzare tutti i sogni e le loro belle speranze, dall’altra c’è un uomo solo con i suoi anni e la sua vita. Tutto qui. Un po’ di comprensione per i propri vicini di panchina, forse, ci aiuterebbe a vivere davvero felici e contenti.

Sandro Venturini

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