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19 Giugno 2017 - 18:25
Non ha accettato che la madre lo prendesse in giro mentre lui si era rinchiuso in bagno a piangere, probabilmente per un precedente litigio.
E così, Manuele Di Tommaso, 21 anni, è uscito di corsa dal bagno e, con tutta la rabbia che aveva in corpo, si è avventato contro la madre, Daniela Breda di 54 anni, e ha iniziato a colpirla con dei calci allo stomaco.
Poi, non contento, è andato in cucina e ha tirato fuori da un cassetto un coltello di quelli che si usano per tagliare le pietanze e lo ha inferto per ben due volte nella pancia della donna, all’altezza del fegato.
La drammatica vicenda si è consumata nel pomeriggio di domenica in una casa di Borgata Trucco, frazione di Rocca Canavese, piccolo comune di 1.700 abitanti a poche decine di chilometri da Cirié.
A dare l’allarme è stato un vicino di casa, attratto dalle urla lanciate dalla donna. Urla di dolore e d’aiuto, con la 54enne programmatrice informatica che aveva davvero paura di essere uccisa dal figlio, un ragazzo con diversi problemi di depressione, nati soprattutto dopo la separazione dei suoi genitori.
Sul posto sono arrivati di corsa i carabinieri di Rivara assieme ad un’ambulanza del 118. La Breda è stata portata d’urgenza al vicino ospedale di Cirié, dove nel tardo pomeriggio di domenica è stata sottoposta a un delicato intervento al fegato, durato quasi quattro ore, e mirato a fermare l’emorragia creatasi a seguito delle coltellate ricevute: la donna ha dovuto ricevere ben tre sacche di sangue.
Per i medici del nosocomio di via Battitore, la donna è in prognosi riservata anche se non è in pericolo di vita.
Il 21enne, già noto alle forze dell’ordine per una segnalazione per uso personale di droga, è stato arrestato dai militari coordinati dal maresciallo Adolfo Pellegrini con l'accusa di tentato omicidio aggravato.
Prima di essere trasportato al carcere di Ivrea, il giovane ha detto ai militari di aver agito perché “mia madre mi derideva. E ho persino chiamato mio padre, che già sapeva dell’accaduto, di non venire. Perché avrei fatto lo stesso anche a lui”.
Frasi forti che fanno ben capire come il ragazzo non abbia mai accettato la separazione dei suoi genitori.
Le indagini dei militari, coordinate dal pubblico ministero della Procura di Ivrea, Giuseppe Drammis, sono comunque in corso e sono mirate a capire se in precedenza vi fossero stati dei dissapori fra Tommaso e Daniela.
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