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SETTIMO TORINESE. Randagismo felino, per l'assessore il comune fa quello che può

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20 Marzo 2016 - 09:39

SETTIMO TORINESE. Randagismo felino, per l'assessore il comune fa quello che può
"Abbiamo fatto tutto il possibile dal punto di vista amministrativo per il randagismo felino”. L’assessore all’ambiente Massimo Pace risponde così alle critiche mosse da Nadia Martin, volontaria responsabile del gruppo “In Punta di Coda” che si occupa dei gatti randagi sul territorio di Settimo e dei comuni della collina, sfamandoli, curandoli e sterilizzandoli. La Martin sostiene che l’amministrazione settimese sia poco sensibile alla tematica del randagismo felino rispetto ad altre come San Mauro e Castiglione e che il comune potrebbe aiutare economicamente i volontari, anche attraverso la partecipazione a dei bandi, in quanto le sterilizzazioni e il cibo per i gatti sono sempre stati a spese loro.   “Abbiamo fatto il censimento dei gatti randagi rispettando tutte le norme di legge- spiega Pace-, abbiamo anche realizzato e installato i cartelli nei luoghi in cui ci sono le colonie per evidenziare dove si trovano. Tutte le procedure sono state effettuate dall’ufficio ambiente del comune e di tutta la questione si sta occupando il comando dei vigili di Settimo Torinese.   Settimo negli ultimi anni ha fatto passi avanti enormi sul fenomeno del randagismo felino, eravamo fuori legge per quanto riguarda i censimenti e ci siamo adeguati in tempi brevi e definendo tutto a norma di legge, ora da questo punto di vista è tutto a posto.   I volontari vorrebbero essere aiutati economicamente ma siamo in tempi in cui bisogna fare delle scelte economiche che ci portano in questo momento a non poterli aiutare e per i bandi non è così semplice. Il tema è molto complicato e, per ora, senza le risorse economiche adeguate, per fare di più bisogna aspettare".    
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