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05 Maggio 2015 - 09:45
Il viadotto Marchetti sulla bretella autostradale
Mettiamoci d'accordo: il vincolo paesaggistico o c'è o non c'è. Ma siamo in Italia, e come succede in Italia, i vincoli esistono per alcuni, ma non per altri. E' il caso di Tiziana Gangi, titolare di un ristorante a Pavone. L'altra settimana ha dovuto "subire" l'ennesimo rinvio del processo a suo carico. E' accusata di abuso edilizio, per aver allestito, pochi anni fa, un dehor all'esterno del suo locale. E così, anche l'altra mattina ha dovuto presentarsi presso l'aula penale di Palazzo Giusiana, dove svetta l'incisione nel legno "la legge è uguale per tutti". Ahahahah! Una presa in giro, chiara e netta. "Io, accusata di abuso edilizio quando su Pavone è stato costruito un ponte gigantesco" si sfoga Tiziana Gangi. Ed ha ragione. Più che ragione. Contro il megaponte, costruito dalla grande Ativa spa con la scusa della "messa in sicurezza del territorio" in seguito alle alluvioni degli anni Novanta e Duemila, sembra che nessuno abbia potuto far nulla. Pareri positivi, autorizzazioni, tutto in regola. Non ha potuto far nulla nemmeno Legambiente con la sua raccolta firme promossa un paio d'anni or sono, quando il progetto era ancora sulla carta, né gli amministratori comunali del territorio (pochi, a dire il vero) che si erano schierati contro, come l'ex Sindaco di Banchette Maurizio Cieol, mentre a Pavone ha più che altro regnato un silenzio-assenso.
"Chi era convinto di vivere in campagna – commenta con sarcasmo Gangi sulla propria pagina fb -...in mezzo ai prati e alla natura e una mattina si è svegliato e... ha trovato l'invasor". Ironizza, chiamandolo "l'arco di trionfo": il trionfo di Ativa che con la sopraelevazione dell'A5 conta di riottenere la proroga trentennale della concessione autostradale in scadenza nel 2016, da parte della Regione. Contro tutte le normative europee, per altro, che prevederebbero un normale e trasparente bando di gara, ma grazie ad un articolo dello Sblocca Italia che, come denunciando gli ambientalisti, pare "fatto ad hoc per la società".
"Non voglio essere pesante né tantomeno creare polemiche inutili e sterili.... - si sfoga Gangi su fb - Con la condivisione delle foto del meraviglioso ponte costruito in "zona"...voglio sottolineare come....non sia vero che esista un VINCOLO PAESAGGISTICO. Vincolo per il quale la sottoscritta per aver montato un dehor gazebo totalmente in legno al solo scopo di svolgere il mio lavoro di ristoratrice in un Comune a denominazione turistica... Dopo anni di richieste di autorizzazioni negate...e vistami costretta.. per lavorare! Mi sono stati causati danni ingentissimi al quali non rimedierò se non con altri dieci anni di lavoro. E' difficile da capire? #iononmiarrendo"
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