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IVREA Istituito il Registro per il testamento biologico

IVREA Istituito il Registro per il testamento biologico

Anche il Comune di Ivrea si è dotato di un Registro per il testamento biologico. L'istituzione è stata approvata dal Consiglio Comunalesu proposta della Commissione politiche sociali e sanitàpresieduta da Erna Maria Restivoinsieme all'Associazione Luca Coscioni ed alcuni membri della Chiesa Valdese.

"Oltre 130 Comuni in Italia - ha illustrato Restivo nella seduta del consiglio di dicembre - hanno istuito il registro in attesa di una legge su questo temache non è ancora affrontato a livello nazionale. Due sono le finalità. Una è pratica. Serve a mettere per iscritto ed in anticipo le volontà della persona. In secondo luogo serve a dare un forte segnale politicoper promuovere una cultura di profondo rispetto nei confronti dei diritti sanciti dagli articoli 13 ("La libertà personale è inviolabile") e 32 ("La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell' individuo") della Costituzione Italiana. Così come della Convenzione di Oviedoratificata nel 2011 anche dal governo italianoe del nuovo codice di deontologia medica".

Il testamento biologico (chiamato più tecnicamente "dichiarazione anticipata di trattamento") è l'espressione della volontà da parte di una persona (testatore), fornita in condizioni di lucidità mentale, in merito alle terapie che intende o non intende accettare nell'eventualità in cui dovesse trovarsi nella condizione di incapacità, per malattie o lesioni traumatiche cerebrali irreversibili o invalidanti, che costringano a trattamenti permanenti con macchine o sistemi artificiali che impediscano una normale vita di relazione. Non contempla pero' l'eutanasia.

"Le dichiarazioni - ha evidenziato Restivo - possono essere depositate presso la Chiesa Valdese e prestomi auguropresso gli uffici comunali".

Dai banchi della minoranza sono stati indirizzati a Restivo i complimenti di Alberto Tognoli (il quale ha espresso voto a favorecosì come i colleghi Blasotta e Comottounendosi alla maggioranza) mentre Tommaso Gilardini del centrodestra ha preferito astenersiinsieme ai due colleghi Borla e Gambone, "nella convinzione che si debba procedere in maniera legislativa".

 
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