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SALUZZO. Migranti: sindaco a Mattarella, "noi impotenti"

SALUZZO. Migranti: sindaco a Mattarella, "noi impotenti"

Sergio Mattarella

"Di anno in anno fino a questa estate è drammaticamente emersa tutta la nostra impotenza e la nostra inadeguatezza". E' un passaggio della lettera inviata da Mauro Calderoni, sindaco di Saluzzo, ai presidenti della Repubblica, Sergio Mattarella e del consiglio dei Ministri Paolo Gentiloni, a proposito dei migranti che raggiungono il suo territorio per la raccolta delle pesche. "Quest'anno - scrive Calderoni - alcuni comuni della zona, assieme a Caritas e Coldiretti, hanno allestito oltre 265 posti in case o container, ma le presenze di stagionali sul territorio in cerca di lavoro sono già superiori. La stagione della raccolta non è ancora cominciata e già si vedono centinaia di ragazzi africani accampati con tende di fortuna sotto un viale della cittadina che amministro. Una situazione che non garantisce il minimo di dignità ed espone la nostra comunità a rischi igienico sanitari e di ordine pubblico". Calderoni parla apertamente di emergenza: "Come amministratore comprendo di non avere strumenti adeguati per affrontare una simile emergenza. Saluzzo ed il Saluzzese non gettano la spugna, ma servono strumenti nuovi che inquadrino questo fenomeno e ci consentano di provare a gestirlo. Nelle condizioni attuali la situazione è ingovernabile e noi amministratori locali non possiamo che ammettere tutta la nostra inadeguatezza".
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