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Cronaca

Spaccio nel condominio: arrestati madre e figlio

La polizia interviene dopo una segnalazione anonima arrivata via app

Polizia

Polizia (foto di repertorio)

Una segnalazione anonima partita da uno smartphone ha portato la polizia dritta dentro un condominio di San Paolo, a Torino. Non un blitz casuale, ma un intervento mirato, nato da un messaggio arrivato in questura tramite l’app You Pol, che indicava un’attività di spaccio gestita da due parenti. Madre e figlio.

Gli agenti hanno bussato prima alla porta della donna. Dentro l’appartamento, il quadro era chiaro: 300 grammi tra hashish e marijuana, due telefoni cellulari, bustine per il confezionamento delle dosi e 1.500 euro in contanti. Materiale compatibile con un’attività che va oltre l’uso personale. Poco dopo è arrivato il figlio. Ha dichiarato di vivere con la madre, ma nelle tasche aveva un dettaglio che non tornava: un mazzo di chiavi di un altro alloggio, poco distante, sempre nello stesso stabile.

Quel secondo appartamento era tutt’altro che vuoto. All’interno gli agenti hanno trovato 350 grammi di hashish, bilancini di precisione e altri 1.700 euro in contanti. Un doppio deposito, due case nello stesso condominio, un’organizzazione familiare che – secondo gli investigatori – serviva a gestire lo spaccio riducendo i rischi.

La segnalazione parlava proprio di questo: un’attività portata avanti da due parenti, in modo stabile. L’intervento si è chiuso con l’arresto di entrambi per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Un’operazione che conferma come, almeno in questo caso, l’anonimato digitale abbia rotto il silenzio di un palazzo e trasformato un sospetto in un’indagine concreta.

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