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Cronaca

Torino, fiamme in un garage di corso Giulio Cesare: due persone in ospedale per i fumi

Vigili del Fuoco in azione nel tardo pomeriggio, indagini sulle cause

Torino, fiamme in un garage

Torino, fiamme in un garage di corso Giulio Cesare: due persone in ospedale per i fumi

Un pomeriggio di tensione a Torino, nei pressi di Porta Palazzo, dove intorno alle 17:30 un incendio è divampato all’interno di un garage sotterraneo in corso Giulio Cesare. Le fiamme hanno subito attirato l’attenzione dei residenti e dei passanti, preoccupati dal denso fumo che ha invaso parte della zona.

Sul posto sono intervenute più squadre dei Vigili del Fuoco, che hanno lavorato per contenere il rogo, estinguere le fiamme e mettere in sicurezza l’area. L’operazione si è rivelata complessa per via della collocazione sotterranea del garage, che ha reso difficile lo smaltimento dei fumi.

Due persone, rimaste esposte all’inalazione dei gas sprigionati dall’incendio, sono state trasportate in ospedale per accertamenti. Secondo le prime informazioni, non sarebbero in pericolo di vita, ma la precauzione si è resa necessaria per evitare complicazioni respiratorie.

Al momento le cause del rogo restano da chiarire. Non si esclude alcuna ipotesi: dalle possibili origini accidentali a un corto circuito, fino a eventuali responsabilità legate a comportamenti imprudenti. Saranno gli accertamenti tecnici dei Vigili del Fuoco e della Polizia, giunta sul posto per i rilievi, a stabilire l’origine dell’incendio.

L’intervento ha inevitabilmente causato disagi alla viabilità in una delle arterie principali della città, con deviazioni temporanee e traffico rallentato nella zona di corso Giulio Cesare e delle vie limitrofe.

Quello di oggi è l’ennesimo episodio che richiama l’attenzione sulla sicurezza degli spazi condominiali e dei garage sotterranei, spesso utilizzati come depositi di materiali infiammabili e difficili da monitorare. Prevenzione, manutenzione e rispetto delle norme antincendio restano elementi fondamentali per evitare rischi che, come dimostrato, possono trasformarsi in pochi minuti in emergenze potenzialmente gravi.

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