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Faida a Torino: il "Re dei bar" sotto indagine tra incendi e sparatorie

Incendi, sparatorie e lusso: il misterioso caso del "Re dei bar" di Torino

Prometteva un grande sconto, ma in realtà era una truffa: in vendita arrivano i carabinieri

Foto d'archivio

Un intreccio di eventi inquietanti sta scuotendo Torino, coinvolgendo il noto "Re dei bar", un imprenditore di 49 anni con un passato turbolento. La vicenda ha inizio il 23 marzo 2025, quando un incendio doloso devasta la sua lussuosa villa a Orbassano, stimata 850mila euro, ribattezzata "Villa King". L'incendio, appiccato con materiale infiammabile in sei punti strategici, ha messo in pericolo la proprietà, con inneschi vicini a bombole di gas. L'imprenditore, che ha precedenti per omicidio, associazione per delinquere, ricettazione e riciclaggio, sostiene che il rogo sia opera di un gruppo di giovani della Barriera di Milano, già responsabili di un'aggressione a suo figlio 18enne.

Le indagini, coordinate dal pubblico ministero Eleonora Sciorella, hanno però rivelato un quadro diverso. Grazie alle telecamere di sorveglianza, gli investigatori sospettano che l'incendio sia stato orchestrato dallo stesso "Re dei bar", che avrebbe ingaggiato due sicari per distruggere la villa. Questo ha portato a perquisizioni e sequestri nei suoi confronti e di altri soggetti coinvolti nella faida.

Non è passato molto tempo dall'incendio che un altro episodio ha scosso la città. Nella notte, colpi di mitra sono stati sparati contro il bar Olympic di via Borgaro, uno dei locali dell'imprenditore. Fortunatamente, nessuno è rimasto ferito, ma l'episodio ha richiesto l'intervento immediato delle forze dell'ordine. Il "Re dei bar" ha fornito agli investigatori tre piste da seguire, tra cui quella dei giovani della Barriera di Milano e dei proprietari della villa di Orbassano. Altre ipotesi riguardano personaggi legati a inchieste di frode fiscale e usura.

La faida non si è fermata qui. Altri atti vandalici hanno colpito una Mercedes dell'imprenditore e un altro dei suoi locali chiusi, l'Altessano, dove il dehors è stato danneggiato. La squadra mobile della questura di Torino continua a lavorare per sbrogliare la matassa di eventi che sembrano intrecciarsi in un complesso gioco di vendette e rivalità. Questa intricata vicenda mette in luce un sottobosco di tensioni e conflitti che si celano dietro la facciata scintillante del successo imprenditoriale. Le indagini sono in corso e la città attende con il fiato sospeso ulteriori sviluppi.

Ad indagare è la Pm Eleonora Sciorella

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