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Cronaca
24 Aprile 2025 - 23:54
Torino, doppio intervento dei Carabinieri: due arresti in poche ore
Una serata trasformata in un incubo. Volvera, tranquilla cittadina del Torinese, si è risvegliata sotto choc per l'orrore consumatosi in un appartamento al civico 47 di via XXIV Maggio, in pieno centro. Sono da poco passate le 20 di giovedì 24 aprile 2024 quando, all’interno di un condominio, una lite tra vicini degenera in un bagno di sangue: un uomo uccide due persone, marito e moglie, poi si infligge una coltellata mortale alla gola con lo stesso coltello usato per colpire.
Il dramma si è consumato al primo piano. La dinamica è ancora al vaglio degli inquirenti, ma i contorni iniziano a emergere: sembra che la coppia, Chiara Spatola, 28 anni, e Simone Sorrentino, di 23, si sarebbe presentata alla porta del vicino, Andrea Longo, un camionista di 34 anni, per chiedere conto di alcuni comportamenti che avevano generato malcontento all’interno del condominio. O forse è stato l’assassino a suonare al loro campanello, come riferiscono altri inquilini. Fatto sta che la discussione, in un attimo, è esplosa in violenza.
L’uomo – secondo quanto ricostruito dai carabinieri della stazione di None e della Compagnia di Pinerolo – ha afferrato un lungo coltello da sub, arma letale e inusuale, e si è scagliato contro i due vicini con una furia cieca. Prima l’uomo, poi la donna. Nessuno dei due ha avuto scampo. Infine, l’assassino ha rivolto l’arma contro di sé e si è inferto un fendente alla gola.
Quando i soccorritori del 118 sono arrivati sul posto, accompagnati dai militari dell’Arma, era ormai troppo tardi. I corpi erano privi di vita. Le ambulanze sono rimaste ferme, impotenti, in una strada che nel giro di pochi minuti si è riempita di curiosi, residenti increduli e vicini terrorizzati. Il condominio è stato transennato per ore.
L’assassino, stando alle prime informazioni, era già noto alle forze dell’ordine. Pregiudicato, con precedenti per reati minori, abitava da tempo in quello stabile. Il suo rapporto con la coppia, però, resta ancora da chiarire. Nessuna denuncia, nessun esposto formale. Ma tra le mura di quel condominio, a quanto pare, le tensioni covavano da tempo. I carabinieristanno ora raccogliendo testimonianze, cercando elementi utili per comprendere le cause scatenanti dell’ultimo litigio, quello culminato nel duplice omicidio-suicidio.
Una tragedia che scuote un’intera comunità, lasciando dietro di sé solo sangue, silenzio e molte domande ancora senza risposta.
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