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02 Maggio 2018 - 16:55
Dopo un mese di sperimentazione, il secondo laboratorio di teatro sociale avviato dall’Associazione Culturale I Lunatici mostra i suoi primi frutti.
Il laboratorio, condotto dall’attore Cristiano Falcomer, si svolge con cadenza settimanale nei locali del Presidio Ospedaliero Fatebenefratelli di San Maurizio, da cui è promosso in collaborazione con la Cooperativa Sociale Progetto Muret. A fruirne sono gli ospiti della Comunità Forense e Psichiatrica Riabilitativa San Benedetto Menni, affiancati da alcuni educatori e volontari al fine di creare un contesto di inclusione che trascenda il concetto di “diversità”. Il percorso teatrale si articola in dieci incontri della durata di tre ore, durante i quali vengono affrontate varie tecniche di teatro fisico: queste, focalizzandosi sul corpo e sulle possibilità di movimento e controllo, conducono al suo utilizzo in funzione espressiva, nella scoperta di un codice di comunicazione particolare. I giochi-esercizi teatrali proposti da Falcomer sono anche finalizzati alla ricerca e alla sperimentazione della vocalità, dell’utilizzo dello spazio scenico, dell’uso della maschera facciale.
“I risultati positivi conseguiti in questo primo mese di esperimento - commenta Falcomer - confermano l’importanza e il valore dell’attività svolta dai Lunatici nell’ambito della promozione del teatro sociale”. Un lavoro avviato tre anni fa, con il primo laboratorio svolto presso il Centro Diurno La Coccinella di Mathi, e che nel 2018 ha condotto alla realizzazione di due distinti laboratori. Oltre alle attività presso il Fatebenefratelli infatti prosegue il laboratorio del Centro Diurno di Mathi, che nel 2018 è cresciuto sia in partecipanti che in obiettivi. Avviato il 3 marzo, il laboratorio coinvolge 10 studenti, 6 educatori e 15 disabili provenienti dai quattro centri diurni del ciriacese (Ciriè, Lanzo, Borgaro e Mathi). Fondamentale è il supporto del C.I.S. di Ciriè e del Consorzio di Cooperative Coesa, che ha scelto di investire nel progetto e nella realizzazione dello spettacolo finale, proposto all’interno del cartellone di Lunathica 2018 – Festival Internazionale di Teatro di Strada.
Gli obiettivi
“Obiettivo dei progetti è riportare l’attenzione sulle possibilità di integrazione e partecipazione delle persone svantaggiate in contesti tendenzialmente a loro difficilmente accessibili, quali quelli ricreativi e culturali - spiega Falcomer -. I laboratori vogliono creare, in un ambiente protetto, la condizione ideale per il confronto e lo scambio tra persone normodotate e diversamente abili, in una dimensione in cui la diversità di ognuno, cioè la specifica consistenza che rende unico ciascun individuo, diviene una ricchezza al servizio del gruppo. L’arte e il teatro si dimostrano i mezzi più adatti per esplorare abilità inespresse e superare le barriere fisiche, mentali e psichiche, a volte invisibili, che spesso sembrano ostacoli insormontabili. L’ incontro veicolato dalle tecniche teatrali avviene attraverso un percorso di lavoro sulla consapevolezza delle possibilità espressive del proprio corpo, conseguentemente messo in rapporto con quello degli altri e con lo spazio, per diventare infine strumento di socializzazione ed espressione.
“Fili Sottili”
I due laboratori si inseriscono all’interno del percorso di più ampio respiro denominato “Fili Sottili”. Un progetto triennale promosso dall’Associazione Culturale I Lunatici e che coinvolge numerose associazioni del territorio piemontese, tra cui Tecnologia Filosofia, StranaIdea e TeatrAzione. Realtà diverse ma con una caratteristica comune, la ricerca di forme teatrali e circensi che favoriscano l’inclusione sociale. L’intento è quello di creare rete con altre realtà teatrali per creare un circuito di interscambio e condivisione di alcune date dei rispettivi cartelloni incentrate sul tema oggetto del progetto.
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