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CIRIE. Restaurato l'organo del Duomo

CIRIE. Restaurato l'organo del Duomo

Nel mese di maggio scorso sono terminati i lavori di restauro dell’organo del Duomo di San Giovanni Battista - dopo un lungo periodo di abbandono dello strumento - a cura della ditta svizzera Orgelbau Thomas Wälti specializzata nel restauro di organi antichi con la collaborazione dell’organaro Alessandro Rigola di Biella. Il restauro è stato possibile grazie a fondi propri della Parrocchia e ai contributi ottenuti dalla C.E.I. tramite l’ufficio Amministrativo Diocesano e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Torino con il progetto Cantieri diffusi finalizzato a sostenere il restauro ed il recupero dei beni di pregio sottoposti a tutela. Sabato sera le note dello strumento opera del “Cav. Carlo Vegezzi Bossi” di Torino, che lo costruì nel 1897, hanno risuonato nuovamente nel Duomo con il concerto organizzato dalla Parrocchia, con il patrocinio della Città di Ciriè, ed inserito nella rassegna Organalia 2017 “in tour” ed il supporto tecnico di Eddy Pocorobba dell’Associazione Organalia.

Il maestro Paolo Tarizzo si è esibito nel concerto “À la française” con musiche di Charles- Marie Widor, Marco Enrico Bossi, Joseph Bonnet, Marcel Dupré, Alexandre Guilmant, Sergej Rachmaninov e Leon Boëllmann.

Sono contento del recupero dell’organo a canne del Duomo di San Giovanni Battista - commenta il parroco don Alessio Toniolo -. Ringrazio Don Guido Bonino che ha dato inizio alle pratiche per il restauro e tutti quelli che le hanno seguite in modo particolare Michele Chiadò. Vedendo e ascoltando il risultato di questa operazione, ringrazio Dio per l’ingegno che ha dato all’uomo e alla bellezza della Musica”.

Un ringraziamento da parte del parroco anche all’ Aire, Associazione Italiana Radio d’Epoca Gruppo Piemonte e Valle D’Aosta “Beppe”, per le riprese video del concerto, al Lions Club Ciriè D’Oria e al Rotary Club Ciriè-Valli di Lanzo per il loro contributo.

L’organo

Sono poche le notizie sulla storia dello strumento.

L’organo che si trova ubicato in cantoria lignea, sopra il portale d’ingresso è opera del “Cav. Carlo Vegezzi Bossi” di Torino, che lo costruì nel 1897 come riporta la dicitura incisa sulla targhetta metallica sul frontalino della consolle, che lo costruì per uso concertistico. È chiuso dentro una cassa lignea dipinta con i motivi gotici in sintonia con le decorazioni che ornano l’interno della Chiesa. La cassa è costituita da due torri simmetriche ai lati del rosone della facciata, collegate tra loro tramite un basamento comune.

Il prospetto di facciata è formato da 34 canne, 17 per ogni torre. La consolle è originale, incassata nel basamento in posizione centrale tra le due torri; è dotata di due tastiere di 58 tasti con pistoncini originali; la pedaliera è dotata di 27 pedali con al di sopra 6 pedaletti.

Due mantici sono sistemati nel basamento mentre il principale nella stanza attigua dotato di macchina del vento manuale con tre pompe.

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