"Alla scuola Diaz c'è stato un grande eccesso di violenza contro chi non c'entrava nulla con i facinorosi, la dichiarazione di Tortosa è sbagliata, ma sto dalla sua parte perché non ha avuto lo stesso trattamento di Giuliani: non ha potuto neanche difendersi, mentre il delinquente Giuliani viene martirizzato". Il presidente del consiglio di Ciriè Riccardo Savant spiega le motivazioni del suo post su Facebook con cui solidarizzava con il poliziotto Fabio Tortosa, sospeso dal servizio per aver scritto sul social "Io sono uno degli 80 del VII Nucleo. Io ero quella notte alla Diaz. Io ci rientrerei mille volte". Allora Savant aveva pubblicato uno stato: "Io sto con Tortosa! Non condivido le percosse, ma non intendo tutelare e martirizzare i delinquenti come Giuliani colpendo chi forse esagerando in quel giorno lotta per la nostra sicurezza". "Martirizziamo un delinquente come il comunistello Giuliani, che voleva tirare un estintore alle forze dell'ordine, e gli dedichiamo pure una stanza alla Camera dei Deputati - spiega Savant - Invece non tuteliamo un povero ragazzo come Tortosa, sospeso dal servizio senza possibilità di difendersi dopo una dichiarazione, condivisibile o meno, su Facebook". Per Savant, inoltre, "la madre di Giuliani ha sfruttato la situazione per diventare parlamentare". "Questi ragazzi rischiano la vita in mezzo alla strada, sono esasperati, non hanno neanche soldi per la manutenzione delle gazzelle. Io sto con loro, prima di sospenderli almeno diamogli la possibilità di spiegarsi - continua il presidente del consiglio - Ricordo che in quei giorni del 2001 ci sono state delle cariche contro la polizia, i facinorosi hanno cercato di ribaltare i loro mezzi". "Ho visto il discorso del carabiniere prosciolto per il caso Giuliani. Se il carabiniere è stato prosciolto è perché si è difeso, quindi necessariamente Giuliani è un delinquente - ha concluso Savant - Chiaramente sono un liberale, non tutelo chi fa violenze. Ma Tortosa in meno di una settimana è stato sospeso, mentre a Giuliani è ancora intitolata la stanza nel nostro parlamento. Questo è ciò che mi urta". Per dovere di cronaca: la stanza intitolata a Carlo Giuliani è al Senato, non alla Camera. Anzi, era. Nel 2006 il gruppo parlamentare di Rifondazione Comunista gli dedicò il propio ufficio di presidenza. Non un riconoscimento istituzionale da parte dello Stato. La targhetta venne rimossa nel 2008, quando Rifondazione non ottenne più seggi al Senato e abbandonò l'ufficio.
manuel.giacometto@gmail.com
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