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Processo "Platinum Dia": Chivasso e la costituzione di parte civile. "L'ennesima furbata di Castello & c."

Processo "Platinum Dia": Chivasso e la costituzione di parte civile. "L'ennesima furbata di Castello & c."

Renato Cambursano. Nel riquadro il sindaco Claudio Castello

L’Amministrazione comunale di Chivasso presieduta allora dal sindaco Lino Ciuffreda, a seguito delle operazioni della Magistratura denominate “Minotauro” e “Colpo di Coda”, ha ritenuto IMPRESCINDIBILE costituirsi Parte Civile “a tutela della ONORABILITA’ della città di Chivasso”, che portò al termine del processo ad un riconoscimento economico al Comune stesso. Il Consiglio Comunale di Chivasso - a seguito dell’Operazione della Magistratura denominata “Platinum” e solo dopo un lungo tira e molla in Commissione ed in altre precedenti sedute, a causa della iniziale opposizione della maggioranza di sinistra, il 29 luglio 2021 approvava all’unanimità un Ordine del Giorno nelle cui premesse si diceva che ” …la Città si ritrova nuovamente sotto i riflettori per la presenza endemica nel territorio di indagati per legami con la criminalità organizzata… “ e, SENZA SE e SENZA MA, “IMPEGNAVA IL SINDACO e la Giunta a COSTITUIRSI PARTE CIVILE PER DANNO D’IMMAGINE AL PROCESSO denominato operazione Platinum“ .  Il 3 marzo 2022 il sindaco Castello propone, con la delibera n. 36, che viene  approvata all’unanimità  dagli assessori, TUTTI presenti, di autorizzare il Comune di Chivasso “a VALUTARE, con cognitio causae, i presupposti per la costituzione di parte civile” in palese difformità  e contrasto con quanto approvato dal Consiglio Comunale, il quale NON usava il termine “VALUTARE” ma “ IMPEGNARE a costituirsi”! Ecco l’ennesima furbata di Castello e company che non ha altra motivazione se non quella di evitare di andare in Giudizio contro Pino Vazzana, visto che proprio a lui, il 12 giugno 2017 – coincidenza di data con le prossime elezioni -, il candidato Claudio Castello, telefona a Vazzana - arrestato nell’Operazione Platinum e tuttora in galera -  chiamandolo per nome e dicendogli  esattamente così: “Adesso devi vincere, eh Pino”. Telefonata intercettata, registrata e ora riportata nell’Ordinanza del Tribunale di Torino. Rileggiamoci ancora una volta cosa c’è scritto nell’Ordinanza del Tribunale di Torino a proposito del 2017: ”appare evidente come Vazzana Giuseppe sia legato al sindaco di Chivasso da un’AMICIZIA di vecchia data che gli consente di instaurare con quest’ultimo un CANALE DI COMUNICAZIONE PRIVILEGIATO rispetto al resto della cittadinanza e di sottoporgli le proprie esigenze in maniera più snella ed informale rispetto alle consuete procedure burocratiche comunali”. Queste non sono parole mie ma dei Magistrati i quali riportano anche una conversazione telefonica tra Giuseppe Vazzana e la madre Domenica risalente al 3 ottobre 2017, nella quale leggiamo: “però lui (Castello) si è sbattuto, cioè …è un amico…QUESTO E’ UN MIO AMICO…”. Che bisogno aveva “Pino “di mentire alla madre? Sono i Magistrati che hanno preso un abbaglio? Vedremo a PROCESSO cosa succederà, sia che il Comune di Chivasso si costituisca o non si costituisca parte civile per paura di trovarselo di fronte a chiedergli i danni d’immagine per la Città! L’avvocato, sino a prova contraria, fa quello che il committente gli dice fare, cioè il Sindaco, legale rappresentante del Comune!

Renato Cambursano


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