AGGIORNAMENTI
Cerca
04 Luglio 2018 - 15:01
Un “flash mob” per dire no all’indifferenza. E’ quello organizzato per sabato scorso dalla sezione chivassese dell’Anpi, Chivasso Solidale, Punto a Capo, Centro Antiviolenza, Spi Cgil e LiberAmente.
Una risposta alle polemiche per i recenti manifesti contro l’aborto comparsi in città e fatti affiggere dal Movimento per la Vita. “Negli ultimi mesi si è sviluppato un pesante attacco ai diritti civili conquistati negli ultimi decenni: legge 194 (sull’interruzione volontaria della gravidanza) aborti terapeutici, unioni civili, etc - spiegano i promotori dell’iniziativa -. Contemporaneamente assistiamo ad un incremento della violenza contro le donne a livello nazionale e locale: il Centro Antiviolenza di Chivasso ha accolto da gennaio ad oggi 77 donne”. “Chiediamo che le istituzioni intervengano perché in Italia, come avviene in altri paesi europei, sia considerato reato fare pressioni per convincere le donne a non abortire - concludono -. La legge 194 è una legge dello stato che ha consentito a tante donne di non morire di aborti clandestini, che ha consentito la diffusione di strumenti di prevenzione perché la maternità è una scelta non un obbligo e le donne non vogliono più essere considerate semplici fattrici”.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.