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CASTELLAMONTE. Terremo gli occhi aperti sul contratto per la gestione dei rifiuti

Terremo gli occhi aperti perché la penna è pesante”. Lo ha detto il sindaco di Castellamonte nel corso dell’ultimo consiglio comunale.  A cosa si riferiva? Al conferimento dell’incarico per la gestione dei rifiuti: il contratto della Teknoservice va infatti verso la scadenza ed il Consorzio Canavesano Ambiente sta facendo redigere il bando per la gestione a venire. Con i problemi che la presenza della discarica e dell’ecocentro hanno creato alla città, non sorprende che l’amministrazione voglia vederci chiaro.

La questione è emersa durante la seduta, sebbene non riguardasse un punto specifico in discussione, perché, dopo l’illustrazione della Variazione di Bilancio da parte dell’assessore Addis, il consigliere di minoranza  Fabio Garaffa ha chiesto spiegazioni sui soldi in più (7.000 euro) stanziati per la quota da versare  al Consorzio Canavesano Ambiente.

“Dobbiamo pagare altri 7.000 euro, oltre ai consueti  11.000 di quota – ha chiarito l’assessore -  per le spese richieste dalla redazione del bando: quest’anno scade infatti il contratto con la Teknoservice”.

E’ la re-immissione di un bando? Forse era già uscito in precedenza” – ha domandato Garaffa.

No. Lo stanno facendo ex-novo”.  Qui è intervenuto il sindaco: “Lo sta predisponendo una società che non  so neanche di dove sia: le amministrazioni comunali vengono  tenute all’oscuro per evitare che qualche azienda possa venire a conoscerlo in anticipo. Siccome però i contratti li firmano i sindaci e la penna è pesante dovrò capire bene come funziona la cosa. Ci siamo sorbiti per anni la questione dell’area di l’area di Sant’Antonio e della discarica: quelle sono cose teoricamente passate anche perché si tratta di un bando ex-novo ed il gestore dovrà essere scelto successivamente. Tuttavia il bando non individua un’area e, se non ci dovesse più essere la Teknoservice, la nuova società potrebbe posizionare la  discarica in un’altra località o in un’altra zona – purché idonea   – della città. Dovremo stare con gli occhi aperti  e Patrizia Addis, che è anche assessore all’ambiente, sta seguendo la questione”.

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