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CASELLE TORINESE. Strage: la procura di Torino chiude l'indagine

CASELLE TORINESE. Strage: la procura di Torino chiude l'indagine
La procura di Torino ha chiuso le indagini sulla strage di Caselle, l'efferato triplice omicidio avvenuto lo scorso 3 gennaio nel Torinese. Gli indagati sono l'ex colf della famiglia sterminata e il marito. Entrambi, già arrestati, sono accusati di concorso in omicidio volontario premeditato. Per l'accusa avrebbero agito per soldi e vendetta. La domestica, infatti, era stata licenziata. Entrambi riceveranno ora l'avviso di chiusura indagini, di norma preludio del rinvio a giudizio. Nei giorni scorsi i pm Fabio Scevola e Roberto Sparagna hanno nuovamente ascoltato l'ex colf Dorotea De Pippo. "Ho accompagnato mio marito - ha detto, confermando la versione già fornita in precedenza - ma poi me ne sono andata e non sapevo che avesse intenzione di uccidere". Una ricostruzione che non coincide del tutto con quella del compagno, Giorgio Palmieri, secondo cui a organizzare la strage è stata proprio la donna. Nel triplice omicidio persero la vita Claudio Allione, 66 anni, impiegato in pensione dell'aeroporto di Torino, la moglie Mariangela Greggio, 65 anni, ex insegnante a Ciriè, e la madre di quest'ultima, Emilia Dell'Orto, 93 anni. "Per uccidere - ha detto Palmieri - ho usato un coltello a serramanico. Eravamo stati per due volte dagli Allione qualche giorno prima, ma non c'era la signora. Così non facemmo nulla perchè mia moglie aveva un forte risentimento proprio verso di lei e voleva fargliela pagare. La sera del 3 gennaio Dorotea volle assicurarsi che io portassi con me il coltello e, una volta che tornai a casa, si occupò di sbarazzarsene".
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