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10 Maggio 2017 - 10:49
Le sensazioni della vigilia sono purtroppo state confermate. Dopo tre stagioni la Pro Settimo Eureka saluta la Serie D e retrocede in Eccellenza a braccetto con il Pinerolo senza riuscire a passare nemmeno dai playout. Un epilogo già scritto in partenza, quando era chiaro ai più che il budget a disposizione per (ri)fondare la squadra non sarebbe stato sufficiente per compiere quello che si sarebbe rivelato a tutti gli effetti un miracolo sportivo.
La Pro Settimo Eureka chiude così la stagione all’ultimo posto della classifica con 26 punti in 34 partite. Un bottino misero (4 vittorie, 14 pareggi e 16 sconfitte), come misero è il bilancio delle reti all’attivo; solo 28 i gol realizzati dall’attacco blucerchiato, di gran lunga il meno prolifico dell’intero girone. Un dato tutt’altro che irrilevante che evidenzia in maniera nitida quale sia stato uno dei principali problemi della squadra. Che si è palesato anche nell’ultimo turno di campionato in casa della Pro Sesto guidata dal settimese Delpiano. La sconfitta patita solo al 91’ dopo aver sfiorato il vantaggio più volte - colpendo anche un palo con Rubin - è la fotografia dell’intera stagione della Pro Settimo Eureka. “È stata una partita combattuta e abbiamo provato a vincerla perché questo ci obbligava a fare la classifica - commenta mister Paolo Tosoni -. Purtroppo però non dipendeva più solo da noi e i risultati delle nostre avversarie da subito non si sono messi bene. È stata la fotocopia del nostro campionato, almeno da quando ci sono io in panchina. Guardando l’annata i numeri parlano da soli e sinceramente c’è da ammettere che non sono da squadra che si deve salvare. È stata una lunga sofferenza, il nostro filotto più positivo è stato di tre pareggi: non siamo riusciti a dare continuità ai risultati e il mio rammarico personale è di non aver vinto nemmeno una partita da allenatore. La stagione è cominciata sapendo che c’era il rischio di retrocedere e sicuramente abbiamo commesso degli errori. Il girone non ci ha agevolati, da questa parte incontri squadre importanti, mentre l’anno scorso ci siamo salvati tranquillamente... L’amarezza è tanta, così come i rimpianti - conclude Tosoni -. Futuro? Sono legato a questa società e alle persone che la animano, ma difficilmente farò ancora l’allenatore”.
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