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CALCIO. Iturbe "sono un po' pazzo, a Roma per vincere"

CALCIO. Iturbe "sono un po' pazzo, a Roma per vincere"

Iturbe

"Mi piace fare le cose cattive in campo, diciamo che sono un po' pazzo". Si descrive così Juan Manuel Iturbe, sbarcato nella Capitale "per imparare e lavorare", e soprattutto per contribuire con gol e giocate a quei successi che tutti alla Roma vogliono centrare il prossimo anno. Nella prima uscita stagionale, intanto, l'attaccante argentino è rimasto a guardare i nuovi compagni superare in amichevole a Rieti la rappresentativa Under 23 dell'Indonesia. Nessun problema per la squadra di Garcia che - priva dei nazionali ancora in vacanza, degli indisponibili De Sanctis, Balzaretti e Strootman, e di Benatia, convocato ma non rischiato per precauzione (anche in ottica mercato) perché alle prese con una contusione alla caviglia destra rimediata in allenamento - ha archiviato il test col punteggio di 3-1. Ad aprire le marcature Florenzi, seguito nel tabellino dei marcatori dal giovane turco Ucan (all'esordio così come Cole ed Emanuelson) e da Borriello, tornato in giallorosso ma in attesa di una nuova sistemazione. Anche perché in attacco, dopo l'arrivo di Iturbe, gli spazi sono notevolmente diminuiti. L'argentino, acquistato dal Verona per 22 milioni, ha spiegato di essere "davvero felice" di aver scelto la Roma. Nessun accenno invece alla corte della Juventus: "Sono stato in vacanza con la mia famiglia, non sapevo niente di mercato e non ho mai avuto in programma un viaggio per Torino - il dribbling del giocatore alle domande dei cronisti -. Appena sono arrivato nella Capitale il mio agente mi ha detto dell'offerta della Roma, e il giorno dopo ho firmato. Volevo venire qui, e grazie a Dio sono in una squadra bellissima che ha anche un tifo caldo". "Sono ancora un calciatore giovane e sono qui per lavorare. Credo che con Garcia imparerò tanto. Lo scudetto? Tutte le squadre di Serie A vogliono vincerlo, noi siamo una squadra competitiva e speriamo di fare un bel campionato - aggiunge - Il tecnico mi ha detto che mi vuole vedere come ho giocato nel Verona. In questi giorni sapremo in che posizione mi schiererà. Credo voglia giocare col 4-3-3 come nella passata stagione". La prossima, invece, potrebbe essere quella della sua definitiva consacrazione: "Dipende se Garcia mi farà giocare - prova a scherzare -. Imparerò stando accanto a De Rossi e Totti. Francesco è un emblema qui a Roma, il giocatore più importante della rosa". Rosa che Garcia sposa in pieno: "Sono entusiasta degli acquisti fatti, sono arrivati molti buoni giocatori. Stiamo costruendo una squadra con serietà ed è importante per noi essere in grado di competere anche in Europa. La scorsa stagione è stata molto buona e la nostra ambizione quest'anno è arrivare più in alto". "La partita è arrivata presto, con pochi giorni di allenamento - aggiunge il tecnico francese parlando del primo test - Mi è piaciuto l'atteggiamento dei nuovi come Cole e Ucan: sono entrati in campo fiduciosi. Iturbe? Lui e Keita dobbiamo aspettare per vederli in campo. Dobbiamo lavorare per essere pronti all'esordio. Bello vedere i tifosi contenti: daremo tutto per loro".
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