L'argentino dei granata Ansaldi ha già imparato: "Non è una partita, è la partita". Retorica da derby, forse, ma che riassume alla perfezione l'atmosfera che da sempre all'ombra della Mole si respira quando Toro e Juve si confrontano. Più conflitto che competizione, vista la differenza di obiettivi. Il derby, partita speciale nonostante la differenza in campo e in classifica tra le due squadre, catalizza l'attenzione della città a due giorni dal calcio d'inizio: un match fondamentale per entrambe le squadre e per il prosieguo della stagione. Da una parte la Juventus, all'inseguimento del Napoli e con l'infermeria in fase di svuotamento, con i soli Barzagli, Matuidi e Cuadrado indisponibili. Dall'altra il Torino di Mazzarri, ancora imbattuto dall'avvento in panchina del tecnico livornese e in piena rincorsa europea. Il bianconero Alex Sandro, autore di un gol del 4-0 nel derby di andata all'Allianz Stadium, dopo aver premesso che "bisogna tenere alta la concentrazione in Champions come in campionato", avverte che "il Torino ci presserà molto". "Arriviamo al derby - sottolinea - con spirito positivo, abbiamo lavorato bene in questi giorni". Una partita da vincere per la Juventus, per tenere il passo del Napoli e per tornare a sorridere dopo il pareggio con il Tottenham, rimonta che ha lasciato l'amaro in bocca ai bianconeri: "Abbiamo giocato una grande partita esattamente come il Tottenham, il risultato non è stato negativo, andremo a Londra con l'intenzione di vincere, sappiamo di poterlo fare". Ci sarà tempo per pensare all'Europa, domenica ci sono tre punti da conquistare contro una "squadra forte fisicamente, con buone individualità come Niang, Iago Falque e Rincon". Dall'altra parte ci sarà un Torino rinfrancato dal cambio in panchina, consapevole dell'importanza del match: "Una partita importantissima - ha spiegato Ansaldi - per noi come per tutti i tifosi. Mi aspetto una festa e speriamo di continuare a festeggiare anche dopo la partita. Domenica darò tutto vogliamo diventare grandi, vincere un derby contro la Juve sarebbe troppo importante. Dobbiamo fermarla e continuare a fare il nostro lavoro". Mazzarri potrà contare sul gruppo al completo, visto il ritorno di Lyanco, mentre Allegri medita un ritorno al 4-3-3, con Bentancur o Marchisio candidati alla sostituzione dell'infortunato Matuidi. Recuperato anche Dybala, che si candida ad entrare in campo a partita in corso.
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