Se il Consiglio comunale è, per definizione, la massima assise democratica di un Ente Locale, sicuramente a Brusasco i consiglieri fanno non poca fatica a ritrovarsi per confrontarsi sulle scelte amministrative: l’ultimo consiglio, che aveva visto l’abbandono delle minoranze per protesta, risaliva addirittura al periodo natalizio 2019. E ciò nonostante la richiesta di convocazione di un consiglio straordinario, protocollata agli atti il 7 gennaio 2020 e completamente ignorata da maggioranza e segretari comunali vari, in totale disprezzo al regolamento del consiglio comunale, che ne avrebbe previsto la convocazione entro 20 giorni massimo.
E così, sabato 30 maggio, si sono svolti ben due consigli comunali: il primo, quello richiesto dalle minoranze e convocato “solo” con quattro mesi di ritardo, è stato preceduto dal minuto di silenzio in ricordo di Marilena Cappai, consigliera di maggioranza prematuramente scomparsa negli scorsi mesi, e non sostituita in consiglio, in quanto l’unico componente della lista Trombadore ancora disponibile per la surroga, Olga Bertasi, ha declinato l’invito. Quindi, per gli ultimi dodici mesi il consiglio brusaschese sarà composto da soli dieci membri, sindaco compreso, sei di maggioranza e quattro di minoranza.
Il punto di questo primo Consiglio, voluto congiuntamente dalle tre minoranze, riguardava la richiesta della costituzione di una commissione denominata “risorse umane”, con l’intento di offrire la collaborazione della minoranza alla maggioranza per affrontare le numerose problematiche legate al personale comunale. Il consigliere Giuseppe Valesio ha illustrato esaustivamente la proposta, ripercorrendo le vicissitudini di questi ultimi anni: rapporti interpersonali logorati, mancate e ritardate sostituzioni di personale in quiescenza, ricorso a personale esterno. Il consigliere Giulio Bosso ha espresso perplessità su alcune procedure concorsuali attuate e Anna Marolo e Carlo Giacometto hanno ribadito le ripetute situazioni di riduzione dei servizi ai cittadini e l’ottica assolutamente collaborativa della proposta. Risultato? Commissione bocciata, con sei voti contrari e quattro favorevoli.
A ruota è seguito il secondo Consiglio comunale, con la risposta all’interrogazione di Giulio Bosso sulla chiusura dell’ambulatorio di Marcorengo da gennaio 2020: il sindaco ha espresso la volontà di riportare almeno un medico presso la struttura collinare.
L’ordine del giorno prevedeva poi la ratifica di due variazioni di Bilancio per nuove entrate dovute all’emergenza Covid-19. Le minoranze, sempre attente e vigili, hanno richiesto chiarimenti contabili ed alcune informazioni sulla gestione dell’emergenza. L’Assessore Daniela Gatti ha poi espresso il ringraziamento dell’amministrazione a tutti i volontari, tra cui anche numerosi giovani, agli Alpini, alla Pro Loco, alla Protezione civile, che in questi mesi hanno supportato le fasce più deboli della popolazione brusaschese.
Ultimo punto l’approvazione della convenzione per la gestione in forma associata della commissione locale per il paesaggio, che avrà come comune capofila Lauriano: astensione di Valesio, Marolo e Giacometto, voto favorevole della maggioranza e di Bosso.
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