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GLI AFFRESCHI DELLA CHIESA DI SAN BERNARDINO

GLI AFFRESCHI DELLA CHIESA DI SAN BERNARDINO
Eccoci purtroppo giunti alla descrizione dei bellissimi affreschi della Chiesa di San Bernardino. Vi chiederete il perché del rammarico. Semplice: perché qui finisce la possibilità di cavare sangue dalle rape, anche se di rape in realtà non si tratta, bensì verdure di pregio. Insomma, con questo intervento finisco di parlare di questo grazioso gioiellino eporediese, e non me ne do pace. Allora, di Martino Spanzotti vi avevo già detto vita morte e miracoli (tranne di quella volta che riuscì miracolosamente convincere Anna Malo che stava piovendo, ed effettivamente stava proprio piovendo), quindi dirigiamoci senza indugi verso quelle opere d'arte. Va da sè che ci occuperemo esclusivamente degli affreschi dipinti sul tramezzo della chiesa, che sono quelli di produzione spanzottiana. Gli altri li lasciamo perdere perché Sgarbi ha detto che fanno cacare. Naturalmente scherzo, se davvero Sgarbi avesse detto questo, mi dedicherei a loro per i primi. Quello del tramezzo è un complesso assai voluminoso, in cui vengono rappresentate le fasi salienti della vita di Gesù, ad eccezione degli incontri di boxe e le partite a scala quaranta. Sono presenti venti scene di vita tratte dai Vangeli, ovvero quello Marco, Matteo, Luca e, mi pare, Ciampolillo. Al centro, su una superficie quadrupla alle venti altre scene, vi è la Crocifissione, così, per dare quel tocco di allegria a tutto l'insieme. Sulle due colonne portanti abbiamo Un Cristo morente, e San Bernardino, anche se potrebbe trattarsi, invece, del sindaco Sertoli col Poncho. Il ciclo della vita di Gesù inizia con l'Annunciazione, anche se Troisi non c'è. Nella Natività spicca la presenza di tale Georgia Popolo, che cerca di intrattenere il Bambinello mostrandogli un Presepe. Il pargolo tenta di spiegarle che trattasi di metapresepe, ma il tentativo di dimostra subito disperato. Quindi abbiamo l'Adorazone dei Re Magi, che recano con sé oro, incenso, e Gigno Vinia. Nella quarta scena vediamo la Fuga in Egitto di Giuseppe, Maria, Gesù e Salvini. Non poteva mancare la disputa tra i Dottori, che non sanno che pesci pigliare contro l'epidemia di Covid 19 a.C. Poi viene il Battesimo, che glielo fanno a trent'anni perché si erano dimenticati. Ma cacchio, ce ne sono ancora quattordici!!! Senza contare che i personaggi che ci ficco di solito ce li ho già piazzati tutti, anzi, addirittuta ci ho aggiunto Sertoli! Sì, è vero, Manca Balzola, ma di sdruccioli ho già messo Sertoli. No vabbè, a questo punto faccio che cavare sangue dalle rape ancora una volta, la prossima. Adesso vi saluto e vado a vedere le opere dello Spanzotti sul paginone centrale di Play Boy.
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