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FILIPPO SCELZO

Questa sera ho scelto Scelzo, giustappunto per ottenere questo simpaticissimo gioco di parole. Filippo Scelzo è stato un importante attore di teatro e cinematografico, attivo dalla fine degli anni Dieci fino all'inizio degli anni Settanta. Figlio d'arte, iniziò a recitare nelle compagnie di Ruggero Ruggeri, Alessandro Alessandri, Giglio Gigli, Vigna Vigne. Il primo successo lo ottenne recitando nel "Gabbiano" di Checov, o forse mi confondo con "La nitticora" di Ibsen. Alla fine degli anni Venti entrò nella Compagnia Dannunziana, operazione che gli costò un occhio della testa e una costola. A quel tempo lavorò assieme a Irma Gramatica, che a causa delle M sola veniva soprannominata Sgramatica. Nel 1931 recita al fianco di Cele Abba. Da bravo eporediese, alla fine di ogni spettacolo solleva in alto l'attrice ("Alzata dell'Abba"). Nel 1936 collabora con Kiki Palmer, Coco Chanel e Cucu Merlo. Durante ala Seconda Guerra Mondiale recitò con Elsa Merlini ("Una vera maga", ebbe a dire). Nel dopoguerra eccolo con Anna Proclemer in "Come le foglie". Alla rappresentazione partecipava anche una certa Anna Malo, nella parte di una foglia con la mascherina, che cercava di dimostrare che le foglie degli alberi a foglie caduche non cadono. Nel 1949 Scelzo si dedica a Pirandello, in "Questa sera si recita a soggetto", nella parte del complemento oggetto. E vengono gli anni con le attricione e gli attoroni: Paola Borboni (che amava dileggiare con "Avanti Savoia!"), Vittorio Gasmann, Carlo Ninchi, Vivi Gioi e Georgia Popolo, specializzata nell'interpretazione, da sola, di un intero presepe vivente. Al cinema recitò prevalentemente con Carlo Lizzani, che anziché scegliere Scelzo lo mise in lizza. Lizza Monferrato, per la precisione. Ora vi lascio, perché The show must go on.
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