Lo stadio Filadelfia dev’essere la priorità del Torino

Il Toro sta volando in Serie A come non accadeva da almeno un decennio, ma il club granata deve compiere un ulteriore sforzo: ridare vita allo stadio Filadelfia. Per davvero, questa volta. I tifosi del Torino stanno vivendo una stagione magica, quasi non ci credono dopo anni di difficoltà, poche soddisfazioni nella massima serie e diverse annate in B. In cuor loro non sognano però un top player, bensì il Filadelfia. Per chi non è tifoso del Toro, si tratta di uno stadio e basta, tuttavia per chi lo è non c’è dubbio che sia molto di più. E’ tutto. In questi giorni si sta parlando concretamente del progetto presentato sul tavolo del Comune e della Regione Piemonte, c’è una data per l’inaugurazione fissata non a caso, il 4 maggio 2016, e pare proprio che stavolta ci siano tutti i presupposti per ricostruire questo “tempio del calcio". Le idee sono chiare: due campi, uno per gli allenamenti della prima squadra granata e uno per le partite della Primavera con annesse tribune in grado di ospitare 4200 persone, la sede sociale del club, una cittadella granata. Il Comune, con delibera del dicembre scorso, ha già versato alla Fondazione Filadelfia il primo milione di euro. Ora tocca al Torino. Il presidente Urbano Cairo non può più permettersi di tergiversare. E’ ora di agire, perché ha l’occasione della vita: scrivere il suo nome nella storia secolare del club come colui che ha ridato vita al glorioso stadio Filadelfia, la casa del Grande Torino. Per chi non ha mai goduto appieno del sostegno di tutta la tifoseria, sarebbe una mossa che metterebbe a tacere anche i più scettici. Le macerie potrebbero presto lasciare spazio al cantiere, ma guai a tradire la fiducia della gente del Toro e, soprattutto, la sua storia. [caption id="attachment_37589" align="alignnone" width="300"] I ruderi dello stadio Filadelfia[/caption]