Buon Compleanno a La Voce. Questi nostri primi venti anni

Ebbene sì. La Voce compie 20 anni. Tanti. Tantissimi. Pochi di fronte alla storicità dei nostri concorrenti, comunque tanti considerando i tempi che corrono e l’affollamento di media che c’era e ancora c’è. Il primo numero porta la data del 6 dicembre del 1999, anche se in verità l’allora direttore responsabile Fabrizio Turco rilevava in prima pagina che il giornale nasceva in continuità con l’edizione chivassese del Risveglio di Ciriè nata nel 1997 e chiusa giusto la settimana prima. Turco non durò moltissimo, appena qualche settimana. Gli succedette Marco Bardesono, oggi prestigiosa firma di Cronacaqui. Infine arrivai io nel settembre del 2005, che in realtà già collaboravo dal 2000. Quanto storie potrei raccontarvi su questi primi nostri 20 anni?  Cose mai scritte, più idonee per un romanzo. Ricordi appassionanti. Pianti.  Lamenti. Gioie. Scoop. Botte. Litigate. Voglia di mandare tutti a quel paese e altrettanta voglia di non lasciare nulla di intentato. E poi notizie date e non date. Querele. Redattori che c’erano e oggi non ci sono più. Redazioni aperte, chiuse e riaperte a Chivasso (in via Po e oggi in via Torino), a Venaria (in via Medici del Vascello), a Settimo Torinese (in via della Repubblica e oggi in via Giannone), infine a Ivrea (in via Sant’Ulderico). Insomma venti anni costellati di tante cose e tra le tante una, la decisione di trasformarci in cooperativa, per sentirci veramente liberi e padroni di noi stessi.  Rimpianti? Neanche mezzo!  I fin dei conti La Voce è un piccolissimo miracolo editoriale e questo ce lo hanno già riconosciuto in tanti. Restano un paio di “grazie” a chi ci ha consentito di muovere i primi passi in questa avventura, oltre ai già citati direttori responsabili, doveroso ricordare Claudio Verretto e  Giampiero Isasca a cui si deve la folle idee della nascita di questo giornale. E poi Dino Valle, Stefano Bongi, Michele Valentino, Vincenzo Pagliero, Benedetto Bonaffini, Sandro Venturini, Umberto Lorini, Glauco Malino e Roberto Vannicola, Pier Paolo Antoniotti, Roberto Borla, Pietro Andolfatto tutti i collaboratori e gli agenti pubblicitari di ieri e di oggi  e gli attuali soci Emiliano Rozzino,  Maria Di Poppa, Manuel Giacometto, Andrea Bucci e Sergiu Sabau.