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06 Ottobre 2016 - 08:59
Il Comune di Casalborgone non rinnova i permessi ai diversamente abili.
O, meglio: non lo può fare finchè l’addetto - nessun altro può eseguire il compito al suo posto - non rientra dalla mutua.
Siamo ad “Oggi le comiche” nel paese del pisello, dove tutto si ferma se un dipendente pubblico non c’è. Miracoli all’italiana. Storie di ordinaria burocrazia di casa nostra che hanno dell’incredibile.
Da ormai tre settimane una famiglia con un disabile sta aspettando il rinnovo del permesso per i parcheggi da appliccare su di un’automobile di proprietà.
Tutta la documentazione è stata presentata regolarmente in Municipio eppure, oltre venti giorni dopo, la pratica è ancora lì, ferma. In un cassetto o su di una scrivania a prendere polvere.
Pensare che basterebbe solo che un impiegato timbrasse la pratica e riconsegnasse il tagliandino, ma evidentemente non si può fare...
Il motivo? Paradossale.
Secondo il sindaco Francesco Cavallero finchè l’impiegato addetto al rilascio è in mutua, la pratica non può andare avanti. Le competenze del rilascio dell’autorizzazione al parcheggio fanno capo all’ufficio di polizia municipale che per Casalborgone è svolto in convenzione con il Comando della Polizia Municipale di Verolengo, a cui il Comune di Casalborgone rimborsa, come previsto dalla convenzione, la propria quota.
La responsabilità del servizio fa capo al comandante di Verolengo ma, malgrado questo, basta una semplice “mutua” perché i cittadini più deboli non ottengano i servizi che sono dovuti. Mah?!
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