CORIO. Tutti pronti a lottare per l'ospedale di Lanzo

A fronte della nuova definizione della struttura ospedaliera di Cirié, anche il Consiglio di Corio, affronta la questione esprimendo la propria preoccupazione. Il piano di razionalizzazione dei costi dell'ospedale ha interessato in particolar modo il presidio ospedaliero di Lanzo. Durante l'ultima seduta del Consiglio di Corio, i consiglieri hanno chiesto che la struttura ospedaliera di Lanzo sia definita in termini formali nel suo ruolo di complementarietà con l'ospedale di Cirié DEA di I livello. Tutto il consiglio si è espresso all'unanimità, affermando la volontà di definire "l'integrità funzionale delle strutture di Cirié e Lanzo". Anche perché, come ha detto il capo gruppo di minoranza Germana Cat Genova, "è importante restare uniti per partecipare a questa iniziativa e non spogliare il territorio di quei pochi servizi che ha". In particolare la preoccupazione è rivolta verso la struttura complessa di Medicina Generale di Lanzo. È stato chiesto che vengano mantenuti gli standard qualitativi, strutturali e tecnologici relativi all'assistenza, anche considerando le interminabili liste di attesa degli utenti di alcuni reparti. La condivisa preoccupazione trova la sua ragion d'essere nel fatto che l'ospedale di Cirié rappresenta un punto di riferimento per un ampio bacino di utenza, pari a 150.000 abitanti, spalmato su un territorio altrettanto vasto che comprende il Ciriacese, le Valli di Lanzo e il Basso Canavese. Pertanto, la ridefinizione del servizio assistenziale, deve tenere presente le necessità del contesto di riferimento, mantenendo il presidio dislocato con funzione integrativa. Le richieste sono state espresse in termini formali da parte dei comuni e sono state messe agli atti in una copia da destinarsi anche al Presidente e all'Assessore regionale della Sanità, a cui è stato richiesto un costante aggiornamento dell'evolversi della situazione.